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Cronaca

Olbia, una città alla ricerca della normalità

Olbia, una città alla ricerca della normalità
Olbia, una città alla ricerca della normalità
Angela Galiberti

Pubblicato il 25 November 2013 alle 18:05

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Olbia - Sono passati 7 giorni da quel lunedì maledetto che si è portato via 16 persone, di cui 9 nel territorio comunale di Olbia. 7 giorni di rabbia, di fango, di oggetti distrutti, di ricordi smarriti. 7 giorni di emergenza, di appelli, di volontari, di solidarietà. In questi 7 giorni, Olbia e la Sardegna hanno dimostrato una forza senza pari. Gli olbiesi, duramente colpiti nei loro affetti e nella loro intimità, si sono subito messi al lavoro per riappropriarsi della loro vita e della loro città gravemente colpite dall'alluvione. Lacrime e sangue sono stati versati, ma questo non ha impedito a tutti di rialzarsi e di rimettersi al lavoro per tornare alla normalità. La Brigata Sassari e la Protezione Civile sono ancora al lavoro in molte parti dell'agglomerato urbano che lunedì scorso è stato sommerso dalle acque. In 7 giorni un'intera comunità è riuscita quasi a rimettersi in sesto e di questo Olbia deve esserne orgogliosa. Ora che l'emergenza è quasi passata, i rinforzi arrivati per l'occasione se ne andranno a breve e lasceranno la città da sola con le sue case da asciugare e i suoi ponti da ricostruire. Queste saranno le settimane più dure: dover fare a meno dell'opera dei volontari e dei militari, quando c'è ancora tanto da fare dal punto di vista materiale, sarà la prova più ostica da superare. Spenti i riflettori, gli olbiesi dovranno vigilare sul loro territorio affinché le promesse fatte dai vari Letta, Mauro, Lupi, Orlando siano mantenute. I sardi hanno dato prova di una grande dignità: ora tocca allo Stato onorarla con i fatti.