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Cronaca

Olbia, un esercito di mangia-plastica per salvare il golfo

Olbia, un esercito di mangia-plastica per salvare il golfo
Olbia, un esercito di mangia-plastica per salvare il golfo
Olbia.it

Pubblicato il 08 July 2020 alle 18:03

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Olbia, 08 luglio 2020 - Un esercito di mangia-plastica per salvare il golfo di Olbia dall'inquinamento: ecco l'ultima iniziativa che vede protagonisti il Comune olbiese più altri enti.

Si tratta del programma Qualiporti: progetto finanziato con fondi a valere sul programma Interreg-Marittimo 2014/2020, capofila Comune di Ajaccio e partner Provincia di Livorno, Comune di Portoferraio, Comune di Olbia, Comune di Savona e Regione Autonoma della Sardegna.

"L’azione pilota consiste nell’installazione di 10 seabin presso le marine della nostra città. – afferma il sindaco Settimo Nizzi – L’obiettivo è quello di migliorare la qualità delle acque del golfo, andando a rimuovere i rifiuti galleggianti, in particolare i derivati degli idrocarburi come plastiche, microplastiche, microfibre, ma anche i mozziconi di sigaretta, ad esempio. Si tratta di un’azione concreta che contribuisce alla tutela di una delle eccellenze del nostro territorio: il patrimonio naturalistico marino".

Le marinerie coinvolte, con le quali è stato firmato un contratto di comodato d’uso dei seabin, sono: Asd Circolo Nautico Olbia, Asd Marina della Sacra Famiglia, Lega Navale e Marina di Olbia Yachting Services Srl. Tra gli stakeholders del progetto figurano anche l’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, la Capitaneria di Porto – Direzione Marittima di Olbia e la De Vizia Transfer Spa. Quest’ultima si occuperà dello smaltimento dei rifiuti raccolti.

Il seabin lavora 24 ore su 24, sette giorni su sette e deve essere svuotato ogni due settimane circa. Viene fissato al pontile o alla banchina con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua. Grazie alla posizione strategica, al vento e alle correnti, i detriti convogliano all’interno del dispositivo: l'acqua che entra viene filtrata e restituita al mare mediante una pompa elettrica. Un solo bidone è in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno.