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Olbia, "Un calcio alla povertà": tante emozioni ma poco pubblico

Olbia,
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Paolo Ardovino

Pubblicato il 23 May 2015 alle 16:24

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Olbia, 23 maggio 2015 - Ieri sera, presso lo stadio Bruno Nespoli, è andato in scena "Un calcio alla povertà", triangolare di beneficenza organizzato dall'associazione Libere Energie Onlus in collaborazione con il comune ed Olbia Calcio. Amministratori del comune di Olbia, Calciatori (ed ex) dell'Olbia e Sunugal: queste le tre squadre scese in campo. Come da pronostico a vincere è stata la rappresentativa senegalese, costituita da diversi giovani atletici e con buona tecnica. La serata si e svolta nel migliore dei modi e nel finale c'è stato spazio per un ricco buffet aperto a giocatori e pubblico. L'unico neo proprio la scarsa affluenza degli spettatori, appena sopra il centinaio; un vero peccato considerato anche lo scopo dell'evento. Il primo dei tre match da 30 minuti ha visto battersi le due squadre olbiesi e, nonostante la buona volontà di assessori e co., i calciatori bianchi hanno siglato tre reti nel giro di dieci minuti, per poi chiudere definitivamente i conti al 22'. Al triplice fischio dell'arbitro Paolo Senes l'impietoso parziale dice 4-0. La seconda sfida si è giocata tra gli uomini dell'amministrazione olbiese ed il Sunugal. Scaduta la mezz'ora, i senegalesi sono andati in finale grazie a 4 reti a 1, ben tre delle quali segnate dal giovane Ousmane. Stesso risultato a favore della rappresentativa del Senegal nella finale, le emozioni più forti le ha però fatte vivere l'Olbia Calcio schierando in campo vecchie glorie e calciatori ancora in attività e mettendo diverse generazioni a confronto, come nel caso dell'ex storico capitano Ernesto Truddaiu (in gol su punizione) affiancato dal figlio classe '97 Francesco - attualmente nelle giovanili olbiesi e protagonista di un'ottima gara. Al termine della serata l'associazione Libere Energie Onlus rende noto l'incasso, che si aggira attorno gli 850€ tra offerte all'ingresso e magliette. La stessa associazione ringrazia l'assessorato allo sport, l'Olbia Calcio e la famiglia Degortes per aver contribuito rispettivamente alle spese di maglie, medaglie e manifesti.