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Olbia: trova un cane per strada con il guinzaglio, decide di prenderlo ma inizia l'odissea

Il cagnolino è stato trovato in zona industriale

Olbia: trova un cane per strada con il guinzaglio, decide di prenderlo ma inizia l'odissea
Olbia: trova un cane per strada con il guinzaglio, decide di prenderlo ma inizia l'odissea
Giada Muresu

Pubblicato il 20 June 2021 alle 16:49

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Olbia. Una storia che fortunatamente - nel giro di qualche ora - ha avuto un lieto fine grazie ad un gesto spontaneo e per nulla scontato di un cittadino olbiese, Manuel Isoni. Questa mattina Manuel, durante un giro in biciletta ha trovato - in zona indsutriale, vicino alla sede dell'Aspo - un cagnolino con tanto di guinzaglio che sostava per strada col rischio di essere investito.

Manuel Isoni poteva scegliere di proseguire il suo giro domenicale e invece ha deciso di scendere dalla bici ed avvicinarsi per aiutare il povero animale sicuramente accaldato date le elevate temperature di oggi. Una vicenda che è finita su Facebook pubblicata dallo stesso Isoni per raccontare quanto accaduto dopo la decisione di portare con sé il cagnolino: una vera e propria odissea. Raggiunto telefonicamente da Olbia.it, Manuel Isoni racconta: "Tutto è bene quel che finisce bene, così parrebbe solo perché abbiamo salvato un cane da morte certa e perché alla fine siamo riusciti a trovare i padroni che sono venuti a casa a prenderselo. Si, sembrerebbe un lieto fine, ma bisogna aggiungere altro. Stamattina ho chiamato più volte la Polizia Locale per segnalare l’accaduto, io ero in bicicletta e non potevo fare molto, ci dicevano (a me e mia moglie) che chiamavano in continuazione i volontari dell’AGES (Associazione Guardie Ecozoofile Sardegna) ma senza esito. Dopo circa un'ora sono riuscito a fidelizzare il cane impaurito e a metterlo in sicurezza con l’arrivo di mia moglie con la macchina (dato che io ero in bici). Sono partite telefonate per cercare di trovare una soluzione al problema, abbiamo telefonato ancora alla Polizia Locale, al nostro veterinario ed infine ai veterinari dell’ATS per chiedere assistenza, ci dicevano che per privacy non potevamo saper il nome dell’eventuale proprietario: siamo alla follia “Uno scarica barile continuo”.  

Prosegue Manuel: "Abbiamo insistito con la Polizia Locale e mi è stato suggerito di portarlo al rifugio LIDA di Olbia ma che non l’avrebbero accettato in quanto privato. Ma insomma chiedo io, in una città che è in continua crescita, che continua a tagliare nastri e che si vanta in continuazione dell’operato, ad oggi non abbia una struttura propria e organizzata per poter gestire casi come questo H24, perché devo continuamente chiamare la polizia locale e fare altre chiamate e perdite di tempo inutili senza risolvere? Perché non esiste un numero dedicato con persone che potrebbero essere pagate per intervenire oltre che i volontari a supporto? Molti automobilisti passavano senza neanche guardare il cane in mezzo alla strada, io non riesco a girarmi dall’altra parte nonostante fossi in bicicletta e credo di avere un grande senso civico e morale, quello che manca a buona parte delle istituzioni".  

Dopo questo fatto ci si domanda cosa fare nel caso in cui dovesse presentarsi una situazione simile e non ci sia la possibilità di rintracciare i padroni o di tenere il cane con sé.

Conclude Manuel: "Ci tengo a dire che per salvare o mettere in sicurezza la vita di un cane che sia randagio, abbandonato, o scappato di casa per un cittadino non è affatto semplice. Bisogna darsi da fare per facilitare sia il recupero che agevolare chi come me si è scontrato con la burocrazia".