Olbia, troppo cemento: è la città meno verde dell'Isola

Olbia, 04 Aprile 2016 -L’Assessorato all’Ambiente del Comune di Olbia invita lacittadinanza alla presentazione del 2°Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (RSA 2015) del territorio comunale di Olbia. Il documento, scaricabile daquesto link, è una sorta di fotografia degli impatti che le attività umane hanno sul territorio olbiese. La presentazione avverrà il il prossimo 9 Aprile, nella sala conferenze del Museo Archeologico, a partire dalle ore 09:30.

Il documento, piuttosto lungo, fornisce diversi elementi di riflessione soprattutto sullo sviluppo urbanistico della città. Uno sviluppo tumultuoso che, nella memoria collettiva, viene fissato negli anni '90, epoca di grandissimi cambiamenti economici per la città di Olbia. La memoria collettiva, però, sbaglia: nel senso che - e a dirlo sono i numeri ufficiali - il 68% delle case costruite ad Olbia (stimate in oltre 45mila) sono state edificate a partire dagli anni '60 (creazione Costa Smeralda), con undoppio picco tra gli anni '71-'90. Dall'anno '91, la percentuale di case nuove crolla, si stabilizza e poi riprende a crescere nel 2006. Dal 2001 ad oggi, la percentuale di nuove abitazioni è del 22%. Va da sé che la crescita delle case è legata a doppio filo con lo sviluppo economico da una parte e l'aumento della popolazione dall'altra.

Altro dato su cui riflettere è quello relativo al verde urbano. Olbia è una delle città meno verdi d'Italia e sicuramente la meno verde della Sardegna. Nel 2010, Olbia poteva vantare solo 2,9 mq di verde pubblico per abitante.

Per quanto riguarda il quadro economico, Olbia è la città dei servizi, delle costruzioni e del commercio.