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Cronaca

Olbia, topo in classe: ecco come si è attivata la scuola

Olbia, topo in classe: ecco come si è attivata la scuola
Olbia, topo in classe: ecco come si è attivata la scuola
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 March 2019 alle 18:17

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Olbia, 07 febbraio 2019 - Non è così inusuale che qualche animale "strano" entri negli edifici pubblici, scuole comprese, ma quando questo accade davanti ai dipendenti o a una classe di bambini ecco che gli animi "si scaldano". Tiene così banco, a Olbia, la discussione sul topo avvistato ieri mattina nella scuola primaria di Via Nanni: genitori preoccupati, bimbi incuriositi, insegnanti indaffaratissimi e assessori scomodati. Intanto, il primo chiarimento: in base alle normative vigenti, per casi di questo genere - a meno che non sia ravvisata un'estrema gravità - la scuola non viene chiusa. Viene "blindato" solo il locale in cui è stato avvistato il ratto e questo è avvenuto anche nella primaria di via Nanni: i bambini, infatti, sono stati spostati in un'altra classe (situata al piano superiore), mentre la loro aula è stata chiusa. Non solo: tutte le procedure sono state rispettate. Il 26 febbraio sono stati avvistati degli escrementi di topo: la scuola ha avvisato e la Multiss, il 28 febbraio, ha messo le trappole. Tutto è filato liscio fino a ieri mattina (6 marzo), quando una insegnante ha aperto un armadio della classe e da questo è uscito un grosso ratto. Immediatamente, la scuola si è attivata con una richiesta di intervento urgente indirizzata agli enti preposti. Di oggi, invece, la notizia di un sopralluogo che verrà compiuto domani alle 9 presso la scuola al quale parteciperanno la Multiss, la scuola stessa e l'Assessorato comunale alla Pubblica istruzione. In base all'esito di questo sopralluogo, si deciderà se la scuola ha necessità di una derattizzazione più massiccia e dunque se c'è la necessità di una chiusura. Tutte le procedure, però, sono state rispettate. Del resto una scuola pubblica non può semplicemente "telefonare" a una ditta di disinfestazione: deve seguire delle regole molto rigide. Insomma, niente paura: sia i piccoli studenti che il personale sono stati tutelati.