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Olbia, tavolini nei parcheggi? Una cittadina: "pensate anche ai residenti"

Olbia, tavolini nei parcheggi? Una cittadina:
Olbia, tavolini nei parcheggi? Una cittadina:
Olbia.it

Pubblicato il 27 April 2020 alle 17:30

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Olbia, 27 aprile 2020 - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina relativa all'idea del sindaco, Settimo Nizzi, di utilizzare i parcheggi come "dehor" in vista della Fase 2.

Ho appena letto l'intervento del sindaco sulla possibilità di permettere ai bar e ristoranti di disporre i propri tavolini utilizzando anche i parcheggi. Non ho niente contro questa categoria di lavoratori e sarei ben felice se si riuscisse ad aiutarli in questa difficile situazione, ma vorrei che questo venga fatto nel rispetto delle regole e con i dovuti controlli, generalmente inesistenti.

Nelle stesse strade dove sono situati i locali vivono anche comuni cittadini che comunque devono alzarsi tutte le mattine per andare a lavorare oppure non godono buona salute e non trovano all'interno della loro casa la tranquillità, che la legge dice di tutelare, ma che non possono avere a causa dei rumori e delle musiche martellanti diffuse dagli casse spesso a tutte le ore e ad un volume eccessivo sino a tarda notte, Oppure sono anziane e devono passare con la busta della spesa facendo la gincanatra i tavolini o essere costretti a passare lungo le carreggiate mentre le macchine passano a tutta velocità, oppure stanno passando sui marciapiedi ostruitida tavolini e sedie, con passeggini e bambini piccoli, non molti a dir la verità in questi tempi, o sono insicuri a causa di qualche handicap.

Sono cittadini che pagano le tasse come tutti, compresa quella di un cancello, tra l'altro spesso ostruito da macchine parcheggiate senza nessuna regola, per accedere alla propria abitazione e che vorrebbero essere tutelati senza dover di continuo litigare per poter sopravvivere.

Credo che in un paese civile ci sia posto per tutti appunto nel rispetto delle regole che esistono già.Chiedo scusa per questo sfogo, ma come tanti altri ho passato notti insonni senza saper che fare. Chiedo che nessuno debba essere costretto a lasciare la propria abitazione, costruita con grandi rinunce e sacrifici, quando con un po' di buona volontà e rispetto reciproco si può convivere tutti pacificamente e chiedo che il signor Sindaco si faccia carico, nelle sue decisioni, di questo stringente e non superfluo problema che molti sentono e subiscono spesso in silenzio.

Una cittadina di Olbia che non ne può più di notti insonni. (lettera firmata)