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Cronaca

Olbia Taranga: la festa dell'integrazione è un successo

Olbia Taranga: la festa dell'integrazione è un successo
Olbia Taranga: la festa dell'integrazione è un successo
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 August 2013 alle 15:44

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Olbia – Doveva essere un successo e così è stato. Olbia Taranga, la festa dell'ospitalità e dell'integrazione ideata dall'Associazione “Sunugal” e sostenuta dall'Assessorato all'Integrazione, non ha deluso le aspettative e ha convinto tantissimi olbiesi e turisti a ritrovarsi all'ex Scolastico per festeggiare la multiculturalità. Tutto è iniziato nella corte interna dell'ex Scolastico, che per l'occasione si è trasformata in un ristorante etnico: riso, couscous, bevande allo zenzero, salsa alla cipolla. Profumi particolari e intensi hanno invaso Corso Umberto, richiamando centinaia di persone di ogni età e di ogni etnia che si sono ritrovate unite intorno ad un tavolo. Olbia Taranga è iniziata così, con la condivisione di una pietanza: il modo perfetto per conoscersi meglio e abbattere le barriere dell'intolleranza e della paura del diverso. Il cibo non è stato l'unico momento di aggregazione. Dopo la scorpacciata, ecco il momento della bellezza e del design. Nella piazza esterna dell'ex Scolastico, un tappeto rosso ha messo in risalto le creazioni di una stilista senegalese che ha il suo atelier ad Olbia: Amy Mbow. A sfilare per lei sono state le splendide donne senegalesi, le donne sarde, gli affascinanti uomini dalla pelle color ebano, i graziosissimi bambini africani dai capelli ricci. Amy Mbow utilizza stoffe coloratissime e ricercate per creare abiti tradizionali senegalesi, ma non solo. Sulla passerella hanno volteggiato giovani donne, ragazzine, spose, coppie miste, uomini d'affari, padri e madri. Persone immerse nel loro tempo avvolte in tessuti cangianti, bianco avorio, damascati finemente lavorati, seta leggerissima e impalpabile. La sfilata, presentata dalla giornalista Marella Giovannelli, è stata animata anche dall'Ecuador, dal Pakistan e dal Perù che, con le sue ballerine, ha chiuso l'evento in bellezza. Lo spettacolo si è poi spostato sul waterfront, dove ancora una volta il Senegal ha mostrato a tutti uno spaccato della sua cultura con la musica e la lotta tipica senegalese. Olbia Taranga ha dimostrato che l'integrazione non è un miraggio, ma una cosa realizzabile in concreto: basta mettersi in gioco. Olbia, del resto, non può fare altrimenti. Al suo interno, vivono e convivono ben 74 etnie diverse.