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Olbia, tagli Polizia di Stato: interviene Fasolino

Olbia, tagli Polizia di Stato: interviene Fasolino
Olbia, tagli Polizia di Stato: interviene Fasolino
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 March 2014 alle 17:12

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Olbia, 24 Marzo 2014 - Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale, è pronto a mettere a disposizione della Polizia di Stato gli alloggi di Terrata 2 poichè, secondo il primo cittadino, non è possibile che vengano fatti ulteriori tagli alla sicurezza in un territorio già a corto di presidi di polizia. "E’ inaccettabile che avvengano ulteriori tagli alle risorse nell’ambito della Polizia di Stato, e a tal proposito verrà presentata una mozione. - ha dichiarato Giuseppe Fasolino - Non si può chiedere ai cittadini sacrifici sulla propria sicurezza. Sono consapevole della necessità di razionalizzare la spesa anche in questo settore, e proprio per questo ho intenzione, come Sindaco di Golfo Aranci, di mettere a disposizione delle Forze di polizia gli alloggi di Terrata 2. Ma occorre valutare con estrema attenzione le singole situazioni e le esigenze in termini di sicurezza dei territori prima di effettuare tagli". Proprio sui tagli che riguardano la Gallura, Fasolino ha scritto e inviato una lettera indirizzata al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Ho inviato una nota – ha aggiunto Fasolino - al Ministro dell’Interno e mi attiverò subito per promuovere un incontro con tutti i Sindaci della Gallura in modo da unire le forze per evitare quello che sarebbe un ulteriore peggioramento del nostro sistema economico e nel nostro sviluppo. In un territorio in cui le risorse sono già sottodimensionate rispetto alle reali esigenze, è impensabile che avvengano ulteriori tagli. Non bisogna dimenticare che questo territorio presenta particolari criticità, attesa la vocazione turistica dello stesso, la popolazione fluttuante che vi insiste per molti mesi all’anno e dove il concetto di sicurezza percepita e il contrasto alla criminalità sono alla base delle scelte operate dai viaggiatori. Inoltre esiste una diretta relazione tra sicurezza ed economia: nessun investitore, italiano o proveniente dall’estero, impegnerebbe le proprie risorse in un territorio considerato poco sicuro e, specie in questo periodo, il territorio non può permettersi di perdere investimenti".