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Cronaca

Stefania Satta: la terapia ortodontica precoce per avere un bel sorriso

Stefania Satta: la terapia ortodontica precoce per avere un bel sorriso
Stefania Satta: la terapia ortodontica precoce per avere un bel sorriso
Olbia.it

Pubblicato il 13 May 2016 alle 16:15

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Olbia, 15 Maggio 2016 -L'ortodonzia è quella branca dell'odontoiatria che si occupa dell'allineamento dei denti e dell'occlusione dentale. Attualmente viene chiamata col termine più appropriato di ortognatodonzia che sta ad indicare che è una terapia che non interessa solo i denti ma anche le ossa mascellari che li supportano. Fino a pochi decenni fa si aspettava che il paziente completasse la permuta dentale per cominciare il trattamento, quindi intorno ai 12 anni di eta’, mentre attualmente si tende ad iniziare il trattamento in dentatura mista (compresenza di denti da latte e denti permanenti) o addirittura decidua (solo denti da latte). Questo perché alcune malocclusioni di difficile risoluzione a fine crescita possono essere facilmente intercettate o trattate già nel bambino in età scolare.

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Le malocclusioni si dividono in: scheletriche, dentali o miste (dento-scheletriche).
La maggior parte delle malocclusioni scheletriche o dentoscheletriche possono giovare di un trattamento precoce, quando sono ancora presenti i denti da latte, mentre la correzione di malocclusioni puramente dentali può essere procrastinata fino al raggiungimento della dentatura permanente completa (ad esempio, un lieve o moderato affollamento).
Malocclusioni scheletriche che necessitano di terapia precoce sono, per esempio, il morso incrociato posteriore, dovuto ad un mascellare superiore contratto (palato stretto) che causa una deviazione funzionale della mandibola; la III classe scheletrico-funzionale (morso inverso anteriore in cui i denti dell'arcata inferiore sporgono rispetto ai superiori) o la II classe (denti superiori sporgenti).
Vi sono poi delle condizioni dentali che vanno "intercettate" per evitare che si instauri una malocclusione o per arginarne la gravità.
La perdita precoce di elementi decidui (denti da latte) rientra in questa casistica. Infatti, quando un dente da latte viene perso prima del tempo, i denti adiacenti migrano occupando lo spazio dei corrispettivi permanenti causandone l'affollamento o l'inclusione (ovvero la mancata eruzione) e asimmetrie dell'arcata (per esempio: deviazione della linea mediana); nei casi più gravi per risolvere questi problemi (che sarebbero potuti essere intercettati) sono richieste delle estrazioni di denti permanenti o lunghe terapie di recupero spazio e di distalizzazione (quest'ultima possibile praticamente solo in arcata superiore).
Quindi il nostro consiglio è quello di fare una visita ortodontica già in dentatura da latte (intorno ai 4/5 anni) o almeno all'inizio della I fase di permuta (quando iniziano a cadere i primi dentini) così da sincerarsi che non ci siano problemi o, in caso contrario, avere la possibilità di iniziare il trattamento del bambino in una fase precoce del suo sviluppo.
Ricapitolando, una terapia ortodontica precoce offre molte opportunità:
* guidare la crescita dell’osso mascellare e della mandibola;
* ampliare il palato nel caso di morso incrociato;
* correggere l’eccessiva protrusione del mascellare e degli incisivi superiori e ridurre così il rischio di trauma degli elementi stessi (profilo convesso, classe II);
* correggere la retrusione del mascellare e la protrusione della mandibola (profilo concavo, classe III);
* eliminare i problemi legati ad abitudini viziate (succhiamento del pollice, deglutizione infantile, interposizione tra i denti del labbro inferiore, respirazione orale, difetti fonetici);
* favorire una corretta eruzione dei denti permanenti;
La terapia ortodontica precoce può quindi evitare l’aggravamento della malocclusione esistente, migliorare lo sviluppo del profilo del viso e scongiurare, nella quasi totalita’ dei casi, l’estrazione dei denti permanenti.