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Pubblicato il 04 May 2018 alle 12:55
Olbia, 04 maggio 2018 - Si chiude il cerchio della cosiddetta "Operazione Pozzetto", l'indagine sullo spaccio di droga ai minorenni che ha visto protagonista il Commissariato di Polizia di Olbia coordinato dal dirigente Fernando Spinicci.
Si è costituito, infatti, il terzo giovane indagato per lo spaccio di droga che avveniva nelle Mura Puniche della città, in pieno centro storico: una zona che spesso, a causa della scarsa illuminazione pubblica, diventava oggetto di "loschi traffici". Lo riporta la Nuova Sardegna di oggi.
Dopo una serie di indagini serrate, avviate a causa di un ricovero per overdose di un giovanissimo, la Polizia ha ricostruito il "mercato" dello spaccio e individuato i presunti responsabili.
I primi due, un 19enne olbiese e un 22enne di origine pachistana, erano già stati arrestati e si trovano ai domiciliari (sono difesi rispettivamente da Mario Delitala e Pietro Carzedda); il terzo non era stato arrestato poiché non si trovava in Italia. Il giovane di 28 anni si è, però, recentemente costituito ed è difeso dagli avvocati di Angelo Merlini e Cristina Mele.
Secondo l'ipotesi di indagine, i tre avrebbero ceduto droga (marijuana in massima parte e cocaina in minima parte) a uno stuolo di minorenni. Lo spaccio sarebbe avvenuto nei pressi delle scuole olbiesi, ma il "grosso" aveva - secondo gli inquirenti - il suo centro nelle Mura Puniche.
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