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Cronaca

Olbia, sindacati su precari CSL: la Provincia deve seguire la legge regionale

Olbia, sindacati su precari CSL: la Provincia deve seguire la legge regionale
Olbia, sindacati su precari CSL: la Provincia deve seguire la legge regionale
Angela Galiberti

Pubblicato il 25 August 2013 alle 15:30

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Olbia – Il destino della Provincia di Olbia-Tempio non è ancora stato deciso in modo compiuto e già scoppia la guerra tra dipendenti: da una parte i dipendenti dell'ente intermedio abrogato, dall'altra i precari dei CSL. Due vertenze che non hanno nulla a che spartire, ma che stranamente si stanno intrecciando a causa di una paventata “guerra tra poveri”. A lanciare l'allarme sono due sigle sindacali: la Cisl e la Usb. La situazione, di per sé, è molto complessa: grazie all'applicazione dell'art.5 della LR 3/2013, i 360 lavoratori precari dei Centri servizi per il lavoro (Csl, Cesil, Consorzio Due Giare) possono essere assunti dall'Arl (Agenzia regionale per il Lavoro) con un contratto che andrebbe a scadere il prossimo 31/12/13. “Questa positiva soluzione nella vertenza non troverebbe però il favore della Dirigenza della ex provincia OT che continua a cavillare sulle norme non consentendo il rientro al lavoro degli ex lavoratori dei CSL provinciali – scrivono, congiuntamente Alma Viola (Cisl) e Antonio Satta (Usb) – A complicare ancora di più la situazione si aggiunge il malumore dei dipendenti storici manifestato in un comunicato pubblicato nei giorni scorsi dove in sintesi dicono che L’Agenzia regionale per il Lavoro opererà con precari che alla fine sarebbero inquadrati all’interno dell'organismo, mentre chi lavora già nelle Province rischia di essere considerato in esubero, per cui i lavoratori precari impiegati da oltre cinque anni all’interno dei CSL di Olbia-Tempio-Palau, vengono considerati non come colleghi lavoratori, ma come potenziali antagonisti”. Per i due rappresentanti sindacali, questo ragionamento non ha né capo né coda. I dipendenti precari Csl, che possono godere di questa stabilizzazione, sono stati inseriti nei Centri servizi attraverso “regolari selezioni ad evidenza pubblica volte ad individuare specifiche figure professionali con titoli ed esperienze lavorative adeguate allo svolgimento dei nuovi servizi”. I precari Csl hanno occupato e occupano “profili lavorativi riconducibili a professionalità di cui i CSL della provincia di Olbia Tempio erano sprovvisti”, vale a dire “innovativi introdotti con la Legge Regionale 20 del 2005”: accoglienza, incontro domanda-offerta, orientamento, inserimento mirato, auto impiego, servizi informatici, monitoraggio, programmazione e progettazione. Servizi non offerti dai dipendenti che già lavoravano, con contratti normali, all'interno della stessa struttura denominata prima Ufficio di Collocamento e poi, alla fine, Csl. Questa guerra tra poveri, per la Cisl e l'Usb, non ha ragion d'essere. “Le presenti OO.SS. stigmatizzano la dinamica innescata dal Comitato, che porta dei lavoratori a far la guerra ad altri lavoratori. I lavoratori devono difendere i propri diritti, sempre, ma non calpestare i diritti altrui – scrivono Alma Viola e Antonio SattaLe preoccupazioni di dipendenti della Provincia non possono affondare le radici in altre vertenze con le quali non hanno nulla da spartire. Fermo restando poi un fatto: che i lavoratori pubblici a tempo indeterminato, sono giustamente tutelati da un contratto che garantisce loro il posto di lavoro, in Provincia oggi e stante un’eventuale Riforma degli EE.LL. in un altro nuovo ente, domani”. A queste riflessioni, però, si aggiunge un fatto: la Provincia di Olbia-Tempio, insieme a quella di Sassari, è l'unica che non ha ancora attivato la procedura garantita dall'art.5 della LR 3/2013. “L’unico compito dell'amministrazione gallurese è di rispettare la volontà della giunta e del consiglio regionale, nominando un referente per certificare i nominativi e i dati trasmessi online nel sito regionale specifico, https://servizilavoro.agenziasardegnalavoro.it, di coloro che saranno assunti in ARL e che a suo tempo hanno prestato servizio presso i CSL; un mero passaggio tecnico necessario all’ARL per redigere correttamente i contratti individuali – scrivono la Cisl e l'Usb – Attualmente solo le province di Sassari e di Olbia-Tempio risultano inadempienti al dettato della Regione, Cagliari, Nuoro, Oristano, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e la maggior parte dei comuni sede di CESIL, hanno già indicato un referente e preso in comando i precari dei CSL”.