Olbia, 23 Maggio 2014 - Il 2013 è stato un anno davvero nero per la mortalità sulle strade olbiesi. Solo nei primi 10 mesi del 2013, Olbia ha dovuto piangere ben 7 incidenti mortali. Un incidenza spaventosa se raffrontata agli anni precedenti. Le strade più pericolose sono la Sopraelevata, viale Aldo Moro, via Veronese e via Vittorio Veneto. Strade trafficatissime, dove l'incidente e l'errore sono dietro l'angolo. Quest'oggi ad ascoltare la relazione del Comandante Gianni Serra non vi erano solo addetti ai lavori e giornalisti, ma soprattutto studenti. Quelli che, in questi mesi, sono stati coinvolti in un progetto di educazione alla legalità che ha toccato tanti temi: il rispetto della vita propria e di quella degli altri, il rispetto delle regole, il codice della strada. I più grandi, già patentati, hanno potuto seguire un corso di guida sicura; i più piccoli hanno imparato le regole basilari e toccato con mano quel sogno proibito chiamato motorino. A moderare la giornata è stata l'ispettore capo Ettore Marcucci, un agente della Polizia Locale che - insieme alla collega Manuela Lullia - ha seguito passo passo il percorso dei giovani studenti olbiesi alla scoperta della legalità e delle regole. Questo percorso si è concluso al Museo Archeologico con la proiezione dei video realizzati dagli studenti. Il tema scelto è stato quello della legalità in tutte le sue forme. I video presentati sono stati sei e sono stati valutati da una giuria guidata dall'assessore alla Sicurezza, Ivana Russu, e dal comandante Serra. Nella giuria erano presenti anche due esterni: Angela Galiberti di Olbia.it e Mauro Orrù di Olbianova. I progetti video hanno tutti centrato il bersaglio, seppur in maniera differente e con diverse sfumature. Alla fine ha trionfato su tutti il Liceo Artistico di Olbia con un video veramente ben fatto. Al secondo posto il Liceo Scientifico Mossa che ha portato sullo schermo la storia toccante di un vigile urbano olbiese che, intervenuto in un incidente, scopre che la vittima è suo figlio.
