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Olbia, scuola San Simplicio: Dessì racconta la sua verità. Minoranza perplessa su gestione personale

Olbia, scuola San Simplicio: Dessì racconta la sua verità. Minoranza perplessa su gestione personale
Olbia, scuola San Simplicio: Dessì racconta la sua verità. Minoranza perplessa su gestione personale
Angela Galiberti

Pubblicato il 05 November 2018 alle 20:28

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Olbia, 05 novembre 2018 - La Commissione consiliare ai Lavori Pubblici, convocata urgentemente dalla presidente Valentina Mellino, è rimasta dentro la scuola di San Simplicio più di un'ora per il sopralluogo programmato per oggi: ha visitato la scuola, appurato la presenza di un cancello, ha visionato il piano inferiore e il bagno oggetto dello "scandalo".

Lo ha fatto insieme aitecnici del Comune di Olbia, alla dirigente scolastica con le maestre del plesso e al presidente del Consiglio Comunale Giampiero Mura e ad alcuni assessori (Giampiero Palitta e Simonetta Lai), e l'obiettivo eramettere alcuni puntini sulle "i" per capire cosa è effettivamente successo.

Il primo chiarimento è avvenuto fuori dalla scuola. Antonio Dessì, amministratore del gruppo Fb "Tango e le sue minchiate" ma soprattutto ex operaio della I&G Gallura che ha dato il "La" all'interrogazione del Movimento 5 Stelle sul caso, si è presentato per cercare di raccontare la sua verità, dando così la sua versione dei fatti: l'intervento nella scuola per una perdita, i calcinacci che cadono, l'intervento dell'ambulanza del 118.

"Ho sbagliato a non denunciare tutto subito - ha detto più volte -, ma avevo paura di perdere il lavoro".

Dopo questo chiarimento, la Commissione si è recata dentro la scuola a porte chiuse: la stampa è rimasta ad aspettare fuori.

Le certezze. Dalla riunione della Commissione sono emerse alcune certezze. Intanto, la scuola non è a rischio e non è pericolosa per i bambini. Il cedimento dei calcinacci si è verificato effettivamente in una zona interdetta, nel bagno indicato da Dessì. Al momento, il bagno oggetto del cedimento di calcinacci è rimasto come all'epoca dei fatti, ovvero il 31 maggio. Risulta puntellato il soffitto. (Vedi foto alla fine dell'articolo)

L'interdizione della zona. La zona, come scritto poco sopra, è interdetta a tutti: maestre, bidelle e bambini. Come risulta da un documento del Comune di Olbia, Settore Ambiente e Manutenzioni, del 31 gennaio 2013 con protocollo 11294, in piano seminterrato della scuola di San Simplicio può essere usato solo come cantina, locale di sgombero, servizi tecnici in base al Regolamento Edilizio vigente. Questo perché la sua altezza è di 2,20 m e non 2,40. Non solo, dunque, è interdetto ma non ha più una destinazione compatibile con le attività scolastiche.

Cosa è avvenuto il 31 maggio 2018. È stata verificata la presenza di una perdita: la scuola ha avvertito il Comune di Olbia che, a sua volta, ha avvertito la I&G Gallura. La partecipata ha mandato un operaio (Antonio Dessì) che, presumibilmente durante un controllo nel seminterrato, è stato colpito da alcuni calcinacci caduti dal soffitto: a questo punto è stato chiamato il 118.

Le perplessità della minoranza. Nonostante tutto sembri filare nel modo giusto, la minoranza ha espresso non poche perplessità. "Intanto non è chiaro perché questo incidente non è emerso - ha detto Davide Bacciu, consigliere comunale di minoranza -, ma ci sono anche altre cose che non vanno: dal 118 in poi diventa tutto fumoso".

"Il nodo è la gestione delle persone - ha rimarcato Ivana Russu - e questo è un problema politico". Sulla stessa linea anche Amedeo Bacciu e Roberto Ferinaio, il primo della Coalizione Civica e il secondo del Movimento 5 Stelle.

La minoranza non si è sbilanciata a microfoni accesi, ma vuole andare a fondo.

E la maggioranza? La sensazione è che qualcosa stia bollendo in pentola, soprattutto malumore.

Questa mattina, infatti, nella scuola è avvenuto un "incontro/sopralluogo", con tanto di tecnici e rappresentanti dell'amministrazione (l'assessore ai Lavori Pubblici Palitta e il Presidente del Consiglio Comunale Giampiero Mura). Anche questa volta, come per i calcinacci caduti, i consiglieri erano all'oscuro di tutto.

Poca comunicazione in maggioranza o poca considerazione del ruolo dei consiglieri comunali?

Ai posteri l'ardua sentenza, anzi a giovedì: giorno in cui la tematica tornerà in Consiglio comunale grazie all'interrogazione del Movimento 5 Stelle, e in questo caso le risposte dovranno essere pubbliche, dirette e non mediate.