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Olbia, scontro Cipnes-Abbanoa: consorzio condannato a pagare per acqua Spiritu Santu

Olbia, scontro Cipnes-Abbanoa: consorzio condannato a pagare per acqua Spiritu Santu
Olbia, scontro Cipnes-Abbanoa: consorzio condannato a pagare per acqua Spiritu Santu
Olbia.it

Pubblicato il 14 December 2018 alle 18:20

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Olbia, 14 dicembre 2018 - Il Cipnes è stato condannato dalla Corte d'Appello di Sassari, con sentenza di secondo grado, a pagare 339.000 euro ad Abbanoa. A renderlo noto è lo stesso ente gestore unico delle acque in Sardegna con una nota stampa.

"Dal 2006 al 2013 Abbanoa aveva garantito al Cipnes la fornitura di acqua potabile per l’utenza in località Spiritu Santu, ma il Consorzio non aveva mai pagato i consumi pari a oltre 339mila euro. Nel 2014 era scattato il decreto ingiuntivo di quella somma: nel 2016 la conferma del pignoramento dei conti con una sentenza del Tribunale di Tempio, poi quest’anno a maggio arriva anche la bocciatura del reclamo del Cipnes Ora si pronuncia anche la Corte d’Appello di Sassari con l’ulteriore conferma della legittimità delle richieste del Gestore unico", si legge nella nota stampa.

"Il Cipnes si era opposto al pagamento contestando la legittimità del contratto di fornitura e della tariffa applicata. Tutte argomentazioni che si erano rivelate infondate già in primo grado: Abbanoa, difesa dall’avvocato Giuseppe Macciotta, ha dimostrato di avere rispettato tutte le procedure e le leggi - continua la nota stampa di Abbanoa -. I consumi addebitati sono stati puntualmente dimostrati da Abbanoa con le letture del contatore certificate dalle rilevazioni fotografiche. Nonostante fosse incontrovertibile che il servizio era stato quindi garantito, il Cipnes ha tentato di disconoscere il contratto che risaliva al 2001 quanto il gestore era l’Esaf. Il regolamento del Servizio idrico integrato, però, parla chiaro: “I contratti d’utenza stipulati con i precedenti gestori si intendono automaticamente rinnovati con il Gestore unico”, come sottolineato nelle sentenze".

"Infondate anche le contestazioni relative alla tariffa applicata: quella a uso industriale commerciale. Il Cipnes pretendeva quella per pubblica utilità che si riferisce esclusivamente alle strutture ospedaliere, istituti religiosi, luoghi di culto e onlus. Per questi motivi la Corte d’Appello ha confermato le precedenti sentenze: ha rigettato l’appello del Cipnes condannandolo a pagare anche 11.472 euro di spese legali", prosegue la nota.

"Prima di rivolgersi al Tribunale, Abbanoa aveva proposto al Cipnes di compensare la cifra all’interno dell’accordo di transazione sui debiti e crediti tra Gestore e unico e Consorzio. La proposta, però, non era stata accolta. Oltre al pignoramento di 339mila euro, a carico del Cipnes si aggiungono ora gli interessi e la condanna a pagare ulteriori 12mila euro di spese legali", conclude Abbanoa..