Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Olbia, scoperti 17 scarichi illegali: multe fino a 60mila euro

Olbia, scoperti 17 scarichi illegali: multe fino a 60mila euro
Olbia, scoperti 17 scarichi illegali: multe fino a 60mila euro
Olbia.it

Pubblicato il 02 December 2015 alle 13:01

condividi articolo:

punzutu inquinamento 01Porto Istana (Olbia), 02 Dicembre 2015 - Indaginichiuse per ilnucleo di vigilanza ambientaledelComando della Polizia Locale di Olbia a Porto Istana. L'attività degli agenti era iniziatalo scorso settembreimmediatamente dopo aver ricevuto un esposto che segnalaval’inquinamento della spiaggia e del mare causato dallo sversamento direflui domestici, sversamento imputabile – verosimilmente - allaresponsabilità di alcuni proprietari di immobili residenziali che siaffacciano sulla suddetta baia.Nel corso del sopralluogo, gli agenti della Polizia Locale rilevarono la formazione di unaestesa area allagata su una delle calette che compongono la costa diPorto Istana.Nella circostanza si accertò che il suddettosversamento confluiva, in parte, in mare.Il prelievo e l’analisi del campioni dell’acqua ristagnante sulla spiaggia e, inoltre, nello specchio acqueo rivelò immediatamente lapresenza di un inquinamento “importante” sull’area segnalata.I campioni di acqua prelevata sia dalla pozza formatasi sulla spiaggiadi Punzutu, che nell’area di balneazione prospiciente la spiaggiaevidenziarono, infatti, un valore particolarmente alto di batteri fecali:

- Escherichia coli 35.000 circa (rilevati sul corpo d’acquasuperficiale, ovvero nell’acqua ristagnante sulla spiaggia);

- Esterichia coli 200 circa (rilevati nell’area di balneazione,2/3 metri dalla battigia).

L’attività successiva portata avanti dal Comando è stata particolarmente articolata. Sono stati, infatti, mappati tutti gli punzutu inquinamento 05scarichi degli immobiliresidenziali presenti su una vasta area insistente in località Punzutu, esono stati fatti sopralluoghi circostanziati in tutte le suddette proprietàper verificare il sistema degli scarichi delle acque reflue domesticheche servono le singole abitazioni.Alla conclusione di questo importante lavoro è stato accertato che 17proprietà immobiliari utilizzavano sistemi di scarico delle acque refluedomestiche privi di qualsivoglia autorizzazione.L’impianto di trattamento più diffusamente utilizzato, è statoaccertato, era costituito da fosse imhoff con subirrigazione.Sono stati contestati 17 illeciti riconducibili alla succitata fattispecie;ciascun trasgressore dovrà pagare una sanzione variabile tra 6.000 e60.000 euro per violazione delle prescrizioni contenute nel Testo UnicoAmbientale.

La normativa impone a coloro che scaricano acque reflue domestiche,e che non possono allacciarsi alla fognatura pubblica, di dotarsi dellenecessarie autorizzazioni, che vengono rilasciate dal settore ambientedella provincia di competenza.La richiesta di autorizzazione allo scarico, deve essere rinnovata ogni4 anni; l’istanza deve essere corredata da disegni, relazioni tecniche-illustrative, planimetria dell’impianto di depurazione con tracciatodella rete, scheda tecnica dello stesso impianto e, inoltre, dallarelazione di un geologo che deve valutare la natura del terreno dove siintendono scaricare i liquami.Le fosse Imhoff e le fosse biologiche devono essere svuotate almenouna volta l’anno.Nelle fosse Imhoff, il liquame che, dopo essere stato lavato e digerito daparticolari micro-batteri, esce dalla fossa e si immette nel terreno,deve rispettare determinati parametri contenuti in tabelle igienico-sanitarie. Il proprietario deve dimostrare che il liquido in uscita, èrispondente ai parametri di legge per ottenere l’autorizzazione alloscarico.