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Olbia. Schiamazzi, vomito e spaccio: la folle "movida" dei ragazzini

Olbia. Schiamazzi, vomito e spaccio: la folle
Olbia. Schiamazzi, vomito e spaccio: la folle
Olbia.it

Pubblicato il 03 April 2018 alle 11:36

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Olbia, 03 aprile 2018 - Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da un gruppo di residenti del centro storico di Olbia sulla situazione che il cuore della città vive durante la "movida" del fine settimana. Una "movida" caratterizzata da disagi, schiamazzi, ma anche da problemi sociali piuttosto evidenti e preoccupanti come attività che fanno pensare a del presunto spaccio.

I residenti, interrogandosi sulla presenza o meno delle telecamere in centro, chiedono un intervento immediato al Comune di Olbia e alle forze dell'ordine. Una denuncia, la loro, talmente circostanziata che non può lasciare indifferenti.

Gentile direttrice

abbiamo pensato di rendere pubblica questa nostra segnalazione poichénon si tratta un episodio isolato ma di un qualcosa che si verifica ormai damolti mesi, ogni fine settimana in via Garibaldi, prima dell’alba.

A conclusione della movida nei bar del lungomare, dei gruppi numerosi diragazzi e ragazzi, tutti molto giovani, si radunano tra il locale “Il pepebianco” in via Catello Piro e il retro del nuovo palazzo comunale che siaffaccia su via Garibaldi. L’orario, solitamente, va dalle cinque del mattinoalle sei e trenta. Inizialmente abbiamo pensato a litigi sporadici, urla darabbia o euforia non meglio precisata, riunioni più o meno occasionali evia dicendo.

Invece, abitando a poche decine di metri e avendo le finestre proprio sulla zona succitata, abbiamo constatato che si tratta diun’abitudine ormai consolidata che coinvolge ragazzini e ragazzine minorenni che si muovono a piedi, in bicicletta o in motorino.

Le grida deivari gruppi vanno ad aggiungersi a camminate incerte, vomitate in mezzoalla strada, scambi di roba tra tipi in bicicletta e questi adolescenti checorrono come impazziti tra via Catello Piro e via Garibaldi per poi sedersisui sedili delle “nicchie” in marmo del palazzo comunale. Incredibilmentequeste scene si svolgono come se non esistessero telecamere o forzedell’ordine, in grado di controllare, in questa fascia oraria, quello cheavviene in pieno centro storico.

Allora oltre a chiedere ospitalità alla vostratestata sempre attenta alle vicende della comunità, vogliamo sollecitarel’attenzione sia delle forze dell’ordine sia delle famiglie. Non ci parenormale che dei ragazzini così giovani possano rientrare a casa alle sei delmattino ogni fine settimana, “alterati” tanto per usare un eufemismo.

Fa impressione pensare che lo sballo a punto zero di tutti questi adolescenti siconsumi magari a un tiro di schioppo dalle loro abitazioni. Questa nostralettera non è ispirata dal sonno interrotto ogni fine settimana, causa urladisumane e rumori di ogni tipo, ma nasce dalla preoccupazione per tantiragazzini e ragazzine che potrebbero essere i figli e i nipoti di tutti noi.

Noi che magari stiamo tranquilli perché “i nostri ragazzi, non avendo ancora la patente, fanno un giro nei bar insieme agli amici e non siallontanano dal centro; niente discoteca, giusto qualche chiacchiera ingruppo e poi tutti a nanna”.

Un gruppo di abitanti di via Garibaldi

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