Olbia. Complanari, ancora tutto tace: "pronti a pungolare la Regione"

Olbia, 03 novembre 2017 - A qualche mese dalla protesta per le complanari sulla Olbia-Sassari, ecco che il Comitato omonimo torna a farsi sentire per riportare al centro dell'attenzione le problematiche vissute dalle località che si affacciano sulla nuova quattro corsie. Località abitate e dense di attività economiche.

"Il Comitato Complanari S.S. Olbia-Sassari vuole, ancora una volta, richiamare l’attenzione sulla situazione di disagio che perdura inalterata da quando, con l’apertura della 4 corsie Olbia-Sassari, i residenti o i fruitori delle zone Corroncedda, Lattalai e Trambuccone, non possono più accedere alle loro abitazioni o luoghi di lavoro, se non attraverso le strade complanari, polverose o fangose, guadando fiumi e allungando il percorso di una decina di chilometri - si legge in una nota stampa -.La tanto sospirata firma da parte del Comitato di coordinamento interministeriale, apposta a metà luglio, pare non abbia smosso le acque stagnanti dei lavori sulle complanari e sul ponte del fiume Enas.Al Comitato Complanari sono state fatte promesse verbali da parte dell’Anas, su l’inizio dei lavori prima entro ottobre ed ora entro novembre.Il Comitato ha molti dubbi sulla bontà di queste promesse e non si spiega, oltre il ritardo, il grande silenzio che è calato sugli appalti in questione".

Il Comitato si aspettava qualche guizzo, qualche ruspa, qualche segno di vita, ma per adesso tutto sembra tacere. "Passata l’estate, ad autunno inoltrato, si sperava in qualche segnale positivo. E’ sperabile che questi ritardi non siano dovuti a distrazione delle cifre stanziate, che in tempi di bilanci magri possono far gola ad altri territori, per altre opere.Se cosi fosse, ed in ogni altro caso, quale negligenza, burocratismo, ect., il Comitato Complanari è vigile e non lascerà niente di intentato per far sentire la sua voce, chiamando i suoi componenti a forme di protesta civile, ma ferma e determinata a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato.Busserà ancora alle porte della Regione Sardegna e dell’Anas, per far sentire direttamente le proprie argomentazioni", conclude il comitato.