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Cronaca

Olbia, Sant'Antonio Abate: il racconto di Antonella Sedda

Olbia, Sant'Antonio Abate: il racconto di Antonella Sedda
Olbia, Sant'Antonio Abate: il racconto di Antonella Sedda
Olbia.it

Pubblicato il 21 January 2014 alle 12:00

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Olbia, 21 Gennaio 2013 - Anche quest'anno a scadenza regolare si è rinnovata la festa di Sant'Antonio Abate una delle ricorrenze tra il sacro e il profano piu' sentite in Sardegna soprattutto nelle zone rurali e nei paesi dove sono più' radicate e vive le tradizioni. Anche Olbia nonostante le problematiche dovute all'alluvione ha voluto festeggiare la prima vera festa dall'inizio del nuovo anno, dopo un triste Natale fatto di ricordi spazzati via dall'alluvione. Oggi è stato diverso, si è cercato di metter su forza ed energia per viverla col sorriso. Ad organizzare l'evento giunto alla sua quarta edizione, e' stato il quartiere di Isticadeddu dove vivono un gruppo di abitanti immigrati dal Goceano e che risiedono da tanti anni in città. La manifestazione oltre a voler saldare l'appartenenza ad una comunità' in cui ci si identifica, che si sta trasformando in vera e propria tradizione, e' stata dedicata ai numerosi volontari che due mesi fa sono accorsi ad Olbia spendendo le loro energie e il proprio tempo per aiutare le persone colpite dal fango, volontariato che nelle sue varie declinazioni ha rappresentato un presidio importante per la coesione sociale di tanti cittadini. Un altro importante modo per dire grazie ad ognuno di loro per aver risposto agli innumerevoli bisogni sociali, grazie ai quali Olbia e' cresciuta nel valore della solidarietà. Il primo pomeriggio e' stato scandito dalla Santa Messa celebrata da Mons. Sanguinetti nella chiesa di Sant'Antonio, seguita dalla processione per le vie del quartiere cui hanno partecipato una rappresentanza della Marina Militare e della Brigata Sassari, la Croce Rossa, la Caritas, i volontari delle varie associazioni di Protezione Civile e di Soccorso e le Istituzioni cittadine col sindaco Giovanni Giovanelli il quale ha affermato che "restano tante le ferite aperte,e si è solo superata la prima fase della ricostruzione". il Vescovo ha aggiunto che i soldi donati verranno messi, sin da subito , a disposizione delle famiglie che hanno perso tutto. Molto commovente anche l'intervento del Priore Mario Cocco il quale ha ripercossa i giorni dell'alluvione con la disperazione che ne è' seguita ma anche la speranza grazie a tutti coloro che hanno operato giorno e notte. Ha espresso anche il suo pensiero il comandante della Scuola Sotto Ufficiali della Maddalena il quale ha dichiarato di essere orgoglioso dei suoi ragazzi per aver messo in pratica i valori trasmessi, un piccolo risultato grazie anche all'esempio dato dai volontari. La festa e' stata allietata dalla buona musica ed e' proseguita fino a tarda sera con un rinfresco offerto dal Comitato .Il fuoco ha riscaldato il cuore dei presenti e questa volta ci si augura che l'omaggio a Sant' Antonio possa ridare speranza e sia di buon auspicio per il futuro di Olbia e di tutta la nostra amata terra, una fiamma che tutti insieme possiamo contribuire a tenere accesa e che neppure l'alluvione e' riuscita a spegnere. Maestra Antonella Sedda