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Cronaca

Olbia. Emergenza sanità: "Poco personale in tutti i reparti: mancano infermieri e Oss"

Olbia. Emergenza sanità:
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Olbia.it

Pubblicato il 18 October 2017 alle 13:14

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Olbia, 18 ottobre 2017 - Continuano le segnalazioni sulla carenza di personale nell'Assl 2 di Olbia. A parlare è il sindacato Fsi/Usae, coordinato in loco da Vito Langiu. L'obiettivo del sindacato è quello di spronare l'azienda sanitaria a risolvere i problemi e lo fa dall'inizio dell'estate, la stagione in cui emergono le criticità maggiori.

"Siamo arrivati aottobre enulla è cambiato. Anzi diciamo che è peggiorato perché nelmentregli infermieri assunti dalle agenzie interinali sono stati licenziatie le maternità in essere non sono state sostituite. La Fsi/Usaeribadisce che questa Assl deve trovare soluzioni per evitare lachiusura dei reparti e dei servizi - afferma Vito Langiu -. Il sindacato è pronto a ogniforma di lotta per tutelare e difendere,la dignità dei dipendentieil mancato riconoscimento dei loro diritti".

Vito Langiu va avanti ed elenca le problematiche. "Non si può continuaread avere reparti come la medicina di Olbia o di Tempio dove i turnivengono fatti giornalmente, perché non si hanno continuamente inumerisufficienti per poter garantire la turnazione, magari facendo saltare iriposi o le ferie - continua Langiu -. Non si può garantire assistenza se quellacoperta èsempre più corta. Manca personale infermieristico tecnico sia in Laboratorio, sia di Radiologia,sia personale disupporto come Oss. U timamente nel servizio vaccinazioni mancano gliinfermieri e si fanno i salti mortali, anche per l'aumentatonumero dirichieste di vaccinazioni sia a Olbia, sia nel territoriogallurese".

Secondo quanto riporta il sindacato, vi sarebbero continue segnalazioni da parte del personale della Assl olbiese. "Carichi di lavoro troppo pesantie turni da gestire tra poche persone,rischiano di ripercuotersisull'assistenza ai pazienti. La scarsità di personaleriguardala dirigenza medica in tutti i reparti e soprattutto il personaleinfermieristico. Ostetriche, tecnici di laboratorio e diradiologia epersonale di supporto Oss".

"Sono le due figure, infermieristiche eosssoprattutto, ad essere in affanno, sottoposte ad uno stress fisico e psichico in regime ordinario, sia naturalmente nelle condizionidiemergenza, che impedisce di garantire assistenza normale aipazienti. L'assunzione di oss eviterebbe, ad esempio, ildemansionamento degli infermieri a svolgere anche quei compiti, che non rientranoneltipo di assistenza", prosegue il sindacato.

La Fsi/Usae chiede a gran voce il rafforzamento del personale anche tramite le agenzie interinali, senza dimenticare la stabilizzazione di tutti coloro che sono in graduatoria e hanno già 36 mesi di lavoro svolto. "La misura è colma e la FSI/Usae non accetterà più formedi organizzazione del lavoro come le prestazioni aggiuntive, checomportino ulteriori carichi di lavoro al personale già risicatoesi riserva di intraprendere ogni forma di protesta sindacale perdifendere la dignità dei dipendenti e i loro diritti, arrivando achiedere l'intervento del giudice del lavoro. La sanità galluresenonpuò continuare ad essere il fanalino di coda per quanto riguardasiail numero di posti letto, che con la scusa della sempre imminente (già da 4 anni) apertura del mater Olbia continuano a ripetercicheabbiamo ulteriori 250 posti letto, ma sempre sulla carta econtinuiamoa non avere quelle specialità promesse prima della campagnaelettorale. Siamo stanchi di questomodus operandi e aspettiamo soluzioni più realistiche", conclude Vito Langiu.