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Olbia, sanità e problemi: il caso del Laboratorio Analisi

Olbia, sanità e problemi: il caso del Laboratorio Analisi
Olbia, sanità e problemi: il caso del Laboratorio Analisi
Olbia.it

Pubblicato il 14 September 2019 alle 16:34

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Olbia, 16 settembre 2019 - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta-nota stampa della Funzione Pubblica della Cgil, guidata da Luisella Maccioni, sulla situazione della sanità a Olbia e in Gallura, e in particolare sul laboratorio analisi di Olbia.

Finalmente si riparla di Sanità: i problemi reali escono fuori dalla propaganda politica per riprendere il loro posto nella drammaticità della vita quotidiana.

Abbiamo assistito per mesi alla demolizione sistematica del sistema sanitario regionale, ad attacchi ad una riforma, di per se carente e pericolosa, senza una proposta concreta di miglioramento, si è parlato di miracolosi interventi che nell’arco di un mese avrebbero ridato linfa vitale ad un sistema ormai prossimo al collasso.

E si è giunti alla predisposizione di una proposta di riforma dell’Ats.

Infatti dopo i fatidici 100 giorni con cui avrebbero dovuto risolvere buona parte dei problemi della Sanità , e al termine di una stagione estiva disastrosa per la sanità Sarda e per quella Gallurese, il Presidente Solinas e l’Assessore Nieddu presentano una proposta di riorganizzazione della sanità che con la formula “ripartiamo dai territori” tenta di dare nuova linfa ad un sistema ormai al tracollo, ma che tolta una maggiore interferenza politica della Amministrazione Regionale, ben poco innova anzi ripropone come se nulla fosse il vecchio ordinamento delle Asl e in più prevede come la risoluzione di tutti i problemi la costruzione di nuovi ospedali.

Ma come dicevamo una cosa è la propaganda e l’altra è la dura realtà quotidiana.

Un esempio: in Agosto si è materializzata improvvisamente la crisi dei Laboratori della Assl 2.

Carenze di organico, impossibilità di dar funzionare al 100% buona parte della strumentazione tecnica, tempi abissali per la predisposizione dei risultati, una situazione al limite della sopravvivenza, in questa catastrofe interviene con parole di pietra l’Assessore: entro poco tempo personale adeguato.

Abbiamo lasciato decantare, per qualche tempo, perché l’esposizione dell’Assessore è stata tale da aspettare i tempi dovuti per verificare il mantenimento delle promesse effettuate.

Ma nulla è stato fatto: solo un comunicato della Direzione Assl che diceva “I laboratori sono aperti (non ci risulta che siano stati mai chiusi), per dare risposte concrete non solo ai cittadini ma anche ai lavoratori, i primi devono attendere lunghe settimane per poter avere risposte alle analisi, i secondi costretti a sopportare gravosi carichi di lavoro dovuti a ormai endemiche carenze di personale e alla impossibilità di usare una serie di macchinari.

Insomma un combinato disposto che mette in ginocchio una servizio importante per la qualità della salute dei cittadini galluresi sia dal punto di vista della medicina territoriale sia da quella ospedaliera, quindi un ennesimo abbassamento dei livelli di qualità della Sanità Pubblica.

Sarebbe bastato verificare quanto personale è attualmente in servizio per rendersi conto che con 10 operatori non è possibile far funzionare degnamente un servizio che oltre a dare risposte al Presidio Ospedaliero deve dare risposte anche al territorio.

Ma leggendo quanto fatto dall’Assessore nei primi 100 giorni, ci si rende conto che la programmazione per la copertura delle vacanze organiche non è neppure stata menzionata come esigenza impellente della Sanità sarda, figuriamoci se si è ragionato sul laboratorio della Assl di Olbia.

Eppure con un semplice incremento di sole 6 unità il laboratorio avrebbe potuto avere un organico minimo per il suo funzionamento e garantire ai cittadini un servizio adeguato, permettere ai lavoratori di poter effettuare la loro prestazione con tranquillità e sicurezza ed in ultima analisi ridare dignità e qualità alla sanità pubblica.

Ma forse questo ragionamento non rientra nelle idee del nuovo assessore. Noi pensiamo che l’universalità della sanità sia un bene da difendere e da rilanciare ed è per questo che continuiamo ad insistere affinché la Gallura e i suoi ospedali ritornino ad aver la dignità sanitaria necessaria.

Luisella Maccioni - Fp Cgil Gallura