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Cronaca

Olbia, risonanza urgente negata a 12enne: padre olbiese sul piede di guerra

Olbia, risonanza urgente negata a 12enne: padre olbiese sul piede di guerra
Olbia, risonanza urgente negata a 12enne: padre olbiese sul piede di guerra
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 April 2017 alle 20:06

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Olbia, 06 Aprile 2017 - Una risonanza magnetica urgente a cui non viene assegnato in breve tempo un appuntamento: è questa l'accusa mossa da un padre olbiese, A.S., che si è scontrato con una sorta di "muro di gomma" quando si è recato all'Ospedale di Olbia (Reparto Radiologia) per prenotare la visita per sua figlia.

A.S. è un medico e le sue generalità rimangono anonime solo per tutelare la privacy della paziente: una bambina di 12 anni. "Un anno fa abbiamo notato che nostra figlia aveva l'addome molto gonfio - racconta A.S. -, ma la pediatra ci ha tranquillizzati e ci ha detto che il problema era solo dovuto a un po' d'aria nella pancia e che sarebbe passato tutto. Invece, l'addome ha continuato a gonfiarsi. Abbiamo cambiato pediatra e il 27 marzo siamo andati dalla nuova specialista".

La visita dalla nuova pediatra è illuminante: il medico ha visitato approfonditamente la bambina, riscontrando così delle vistose anomalie. "La pediatra ha riscontratouna voluminosa formazione cistica alla palpazione e ci consiglia una eco tomografia addominale che viene eseguita da un professionista privato, il quale diagnostica appunto una neoformazione addominale cistica molto voluminosa di origine incerta", continua A.S.

A questo punto, la pediatra prescrive una risonanza magnetica urgente e lo stesso giorno A.S. si reca al nosocomio: "Il 29 marzo ci rechiamo all'Ospedale Giovanni Paolo II per prendere l'appuntamento in Radiologia. Qui ci dicono che servono dei moduli firmati dalla pediatra. Li prendiamo, li facciamo firmare e torniamo il 31 Marzo per l'appuntamento che non ci viene dato.Alla richiesta di un appuntamento di massima (visto l'esame urgente) ci viene detto che non possono dare una data e che dovremmo aspettare".

A.S. cerca di interfacciarsi sia con Radiologia che con l'Ufficio relazioni col Pubblico, ma il risultato è sempre il medesimo: niente appuntamento. "Mi sono informato e le normative prevedono che una impegnativa urgente deve essere evasa entro le 72 ore - continua A.S. -. Il 3 aprile, alle 15:30, mi è stato detto il carattere di urgenza non esisteva perché così aveva deciso il primario, che hanno troppe urgenze più urgenti della mia e che la patologia di mia figlia non è grave e che non sono obbligati a comunicarmi alcunché poiché è prassi aspettare. Il 4 aprile il Reparto di Radiologia mi ha chiesto ulteriori documenti per calendarizzare la risonanza. Faccio notare che la risonanza serve a fare una diagnosi, senza risonanza la diagnosi non c'è".

Morale della favola? La bambina è stata portata a Nuoro dove ha potuto fare una Risonanza Magnetica e dove ha scoperto cosa ha: una ciste ovarica grande quanto una palla da Rugby, esattamente 30 cm x 20 cm x 15 cm. "Mi sono sentito poco tutelato come cittadino. Se mi avessero chiaramente detto che non c'era posto per una visita urgente o che avrei dovuto aspettare 10 giorni o 3 giorni, avrei capito e avrei pensato a un'altra soluzione. Ma non mi hanno detto niente - continua il medico -. Se vado da un privato, questo mi sa dire quando posso essere visitato: perché non succede la stessa cosa nel pubblico?C'è un grosso problema di comunicazione. Ho spedito una Pec alla Asl 2 di Olbia, vediamo che succede. L'Ospedale c'è per dare servizi ai cittadini".