Friday, 26 April 2024
Informazione dal 1999
Pubblicato il 06 April 2017 alle 20:06
Olbia, 06 Aprile 2017 - Una risonanza magnetica urgente a cui non viene assegnato in breve tempo un appuntamento: è questa l'accusa mossa da un padre olbiese, A.S., che si è scontrato con una sorta di "muro di gomma" quando si è recato all'Ospedale di Olbia (Reparto Radiologia) per prenotare la visita per sua figlia.
A.S. è un medico e le sue generalità rimangono anonime solo per tutelare la privacy della paziente: una bambina di 12 anni. "Un anno fa abbiamo notato che nostra figlia aveva l'addome molto gonfio - racconta A.S. -, ma la pediatra ci ha tranquillizzati e ci ha detto che il problema era solo dovuto a un po' d'aria nella pancia e che sarebbe passato tutto. Invece, l'addome ha continuato a gonfiarsi. Abbiamo cambiato pediatra e il 27 marzo siamo andati dalla nuova specialista".
La visita dalla nuova pediatra è illuminante: il medico ha visitato approfonditamente la bambina, riscontrando così delle vistose anomalie. "La pediatra ha riscontratouna voluminosa formazione cistica alla palpazione e ci consiglia una eco tomografia addominale che viene eseguita da un professionista privato, il quale diagnostica appunto una neoformazione addominale cistica molto voluminosa di origine incerta", continua A.S.
A questo punto, la pediatra prescrive una risonanza magnetica urgente e lo stesso giorno A.S. si reca al nosocomio: "Il 29 marzo ci rechiamo all'Ospedale Giovanni Paolo II per prendere l'appuntamento in Radiologia. Qui ci dicono che servono dei moduli firmati dalla pediatra. Li prendiamo, li facciamo firmare e torniamo il 31 Marzo per l'appuntamento che non ci viene dato.Alla richiesta di un appuntamento di massima (visto l'esame urgente) ci viene detto che non possono dare una data e che dovremmo aspettare".
A.S. cerca di interfacciarsi sia con Radiologia che con l'Ufficio relazioni col Pubblico, ma il risultato è sempre il medesimo: niente appuntamento. "Mi sono informato e le normative prevedono che una impegnativa urgente deve essere evasa entro le 72 ore - continua A.S. -. Il 3 aprile, alle 15:30, mi è stato detto il carattere di urgenza non esisteva perché così aveva deciso il primario, che hanno troppe urgenze più urgenti della mia e che la patologia di mia figlia non è grave e che non sono obbligati a comunicarmi alcunché poiché è prassi aspettare. Il 4 aprile il Reparto di Radiologia mi ha chiesto ulteriori documenti per calendarizzare la risonanza. Faccio notare che la risonanza serve a fare una diagnosi, senza risonanza la diagnosi non c'è".
Morale della favola? La bambina è stata portata a Nuoro dove ha potuto fare una Risonanza Magnetica e dove ha scoperto cosa ha: una ciste ovarica grande quanto una palla da Rugby, esattamente 30 cm x 20 cm x 15 cm. "Mi sono sentito poco tutelato come cittadino. Se mi avessero chiaramente detto che non c'era posto per una visita urgente o che avrei dovuto aspettare 10 giorni o 3 giorni, avrei capito e avrei pensato a un'altra soluzione. Ma non mi hanno detto niente - continua il medico -. Se vado da un privato, questo mi sa dire quando posso essere visitato: perché non succede la stessa cosa nel pubblico?C'è un grosso problema di comunicazione. Ho spedito una Pec alla Asl 2 di Olbia, vediamo che succede. L'Ospedale c'è per dare servizi ai cittadini".
25 April 2024
24 April 2024
24 April 2024
24 April 2024
24 April 2024
24 April 2024
24 April 2024