Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Olbia, rischio idrogeologico: 5,7mln di persone a rischio in Italia

Olbia, rischio idrogeologico: 5,7mln di persone a rischio in Italia
Olbia, rischio idrogeologico: 5,7mln di persone a rischio in Italia
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 February 2014 alle 16:30

condividi articolo:

Olbia, 01 Febbraio 2014 – I numeri del rischio idrogeologico non possono che fare paura e tratteggiano un paese totalmente disinteressato a difendere sé stesso e il suo patrimonio più prezioso: l'ambiente e il suo paesaggio. A lanciare l'allarme è Enrico Fontana, presidente di Libera, che ieri sera è intervenuto al convegno sulla sicurezza e sull'ambiente organizzato dal CSV Sardegna Solidale che si è svolto ieri sera al Museo Archeologico di Olbia. Enrico Fontana ha indicato, senza alcuna ombra di dubbio, il consumo del suolo come la causa primigenia di tutti i mali dell'Italia. Mali che vengono a galla nelle emergenze, nelle ecomafie, nei cantieri edili che si trasformano in “lavanderie” di denaro sporco, nell'abusivismo onnipresente. L'accusa di Fontana, però, non è ideologica: a suffragare tutto vi sono i numeri, quelli resi pubblici dalle fonti ufficiali. “Dal 1963 ad oggi – ha detto Fontana – ci sono stati 3994 morti per frane e alluvioni. L'Ispra ci dice che 9,8% del nostro territorio è a elevato rischio idrogeologico. In questa porzione di territorio vivono 5,7 milioni di cittadini e ci sono 6250 scuole e 550 ospedali”. In totale, in Italia vi sono 17mila metriquadri a rischio frane e 12mila metri quadri a rischio inondazione. Il ritmo con il quale si consuma suolo in Italia è incredibilmente veloce. Ogni secondo vengono cementificati 8 metri quadrati. Ogni 5 mesi viene tirato su da nulla tanto cemento quanto è grande Napoli. Dal 1956, il consumo del suolo è aumentato del 156%. Qualcuno potrebbe dire che questa cementificazione ha seguito l'aumento della popolazione. Mai pensiero fu più illusorio e auto-giustificante di questo: la popolazione italiana, dal '56, è aumentata solo del 26%. Fontana ha poi snocciolato altri dati interessanti. Per risolvere il rischio idrogeologico servirebbero 40 miliardi di euro. Dal '44, invece, ne abbiamo spesi 61,5 di miliardi solo per tamponare le varie emergenze. “Sapete quanto c'è nella legge di stabilità del 2014/2016 per il rischio idrogeologico? – ha detto il presidente nazionale di Libera – Ci sono 180mila euro perchè i soldi si mettono da altre parti. E sapete quanto è il fatturato delle ecomafie? 16,7 miliardi l'anno. Dal 2003 al 2012 sono state costruite 283 mila case abusive per un giro di affari di 19 miliardi”. Insomma, l'Italia è un paese malato, ma non è colpa del fiume che esonda.