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Olbia, rischio alluvione: "milioni spesi in progetti, ma nessun intervento"

Olbia, rischio alluvione:
Olbia, rischio alluvione:
Olbia.it

Pubblicato il 13 September 2019 alle 15:28

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Olbia, 13 settembre 2019 - A che punto è Olbia con il rischio alluvione? Secondo il Movimento 5 Stelle, il quadro è chiaro: milioni spesi in progettazione, ma nessun intervento.

Due gli esponenti che in questi giorni sono tornati sull'argomento principe che riguarda la quarta città della Sardegna: l'alluvione.

“Sono trascorsi quasi sei anni dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013 che ha messo in ginocchio la città di Olbia e ancora i cittadini attendono che vengano realizzati gli interventi strutturali di messa in sicurezza del territorio. E se da un lato ascoltiamo la preoccupazione dei residenti nelle zone a rischio, dall’altro lato, da parte delle istituzioni, quali risposte sono arrivate? Ancora nessuna", dice il consigliere regionale Roberto Li Gioi.

"Sullo stato dei lavori a regnare è un silenzio tombale. Sappiamo però che tanti soldi sono stati spesi per la predisposizione della progettazione ma la realizzazione delle opere non è ancora iniziata. In particolare 123 milioni e 300 mila euro sono stati assegnati a tutte le opere per la mitigazione del rischio idraulico del territorio di Olbia. Di questi, 98 milioni sono stati sbloccati a gennaio 2019 dal Ministro Costa per l’esecuzione di opere immediatamente cantierabili”, continua Li Gioi.

“Il paradosso – spiega il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi - è che in realtà queste opere immediatamente cantierabili non sono: gli uffici dei Lavori pubblici infatti hanno completato la progettazione, seppure dopo vari anni. Quelli dell’assessorato all’Ambiente invece devono ancora rilasciare la definitiva autorizzazione affinché i lavori possano partire”.

“E il presidente della Regione cosa sta facendo per sbloccare definitivamente questo infinito iter burocratico che lascia nell’ansia più totale migliaia di cittadini che vivono nell’incertezza più assoluta dopo aver subito pesantemente le conseguenze di due catastrofiche alluvioni?”: questa la richiesta del consigliere regionale Roberto Li Gioi, che attraverso un’interrogazione in Consiglio si rivolge al Presidente Solinas, all’assessore ai Lavori Pubblici e all’assessore alla Difesa dell’Ambiente affinché relazionino immediatamente sullo stato dell’arte degli interventi previsti in base all’Accordo di Programma siglato nel 2015.

“La stagione autunnale è alle porte – conclude Li Gioi - ed è urgente avere garanzie della messa in campo tempestiva degli interventi di cui i cittadini attendono la realizzazione come loro diritto sacrosanto”.

La preoccupazione è doppia: “Come sottolineato dal deputato del M5S Nardo Marino, Olbia rischia di perdere i finanziamenti a causa delle inaccettabili lungaggini delle istituzioni locali e regionali. E questo sarebbe un fatto gravissimo a danno dei cittadini che in queste ore vivono con il terrore del ripetersi di un evento che ha seminato distruzione e morte”.

Stessa linea per il deputato Nardo Marino.

"La recente tracimazione del rio Siligheddu, uno dei tanti che attraversano Olbia, ci ricorda drasticamente la situazione di pericolo reale che incombe sui cittadini dalla tragica alluvione del 18 novembre del 2013. Tra poco più di due mesi saranno trascorsi sei anni da quella devastante giornata e ancora si aspetta una decisione definitiva sulla strada da percorrere per mettere in sicurezza Olbia e i suoi cittadini", afferma il deputato olbiese.

"Abbiamo assistito a una diatriba infinita incentrata su progetti alternativi, addirittura all’indizione di un referendum che avrebbe scaricato sui cittadini responsabilità tecniche e progettuali che dovrebbero essere in carico ai professionisti e ai politici. Sono state spese solo parole, ma neanche un euro dei fondi già disponibili", continua Marino.

"E’ doveroso ricordare che il primo atto integrativo tra Ministero dell’Ambiente e Regione Sardegna, relativo alle “opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia”, è stato interamente finanziato. L’atto risale al 29 gennaio scorso. Si tratta di 125,3 milioni di euro, di cui 42,1 milioni a valere su risorse regionali. Ricordo che il progetto è suddiviso in quattro lotti. Il primo vale 25,3 milioni, disponibili già dal novembre 2015 e comprende le famose vasche di laminazione; il secondo, il terzo e il quarto lotto riguardano, invece, gli interventi sui corsi d’acqua Gadduresu (21 milioni, lotto 3), San Nicola (19,5 milioni, lotto 2) e Siligheddu (57,5 milioni, lotto 4). L’atto integrativo siglato nello scorso gennaio riguarda appunto il finanziamento dei lotti 2,3 e 4 per un ammontare complessivo di 98 milioni. I restanti 2 milioni, necessari per raggiungere l’importo finale di 125,3 milioni, sono stati stanziati con un altro provvedimento. Ricordo anche che il lotto 1, nonostante i fondi siano disponibili da ben quattro anni, risulta ancora in corso di progettazione. Ora Olbia vive un doppio rischio: vedere svanire i finanziamenti elencati a causa del tergiversare delle istituzioni, locali e regionali, e quello di subire ancora dei danni dalle piogge che arriveranno. In tutti questi anni, la città è stata costretta a fare i conti con la paura di essere nuovamente bersaglio di eventi climatici tanto improvvisi quanto frequenti sapendo di essere ancora vulnerabile. E’ arrivato il momento di prendere una decisione", conclude il deputato.