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Olbia, riqualificazione parcheggi pubblici: ecco cosa è cambiato in città

A Olbia sempre meno parcheggi

Olbia, riqualificazione parcheggi pubblici: ecco cosa è cambiato in città
Olbia, riqualificazione parcheggi pubblici: ecco cosa è cambiato in città
Giada Muresu

Pubblicato il 01 October 2021 alle 06:00

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Olbia. Tra i progetti di riqualificazione urbana inseriti all'interno del programma ellettorale di Nizzi del lontano 2016, rientrava anche quello riguardante i parcheggi pubblici. A distanza di cinque anni le cose in città sono notevolmente cambiate: sono sempre meno i parcheggi e molti sono a pagamento, in particolare quelli intorno al cuore della città ma non solo. A farne le spese i residenti del centro storico, i quali oltre all'avvio della Ztl - che ripercorre gran parte del corso olbiese - hanno visto una drastica riduzione dei posti auto gratuiti, dato che non tutti godono di parcheggio privato.

Per fare un esempio lampante, i posti auto - divisi su due livelli - situati in via Nanni che prima erano gratis, ora sono a pagamento, compresi quelli che si trovano in piazzale Bardanzellu. Per non parlare della cancellazione dei parcheggi di via Redipuglia e via Genova. Si può parlare di riqualificazione? Questo non è ben chiaro, ma resta il fatto che tanti sono stati tolti mentre quelli gratuiti sono diventati a pagamento, creando innumerevoli disagi perchè Olbia ancora oggi, non è una città a misura di pedone e neanche a misura di ciclista. Vedendola sotto una chiave green, resterebbe lo stesso il problema per tutti i cittadini: al momento attuale sono stati levati i parcheggi, ma non sono state create delle valide alternative. 

Altro problema inerente al tema, risale a qualche giorno fa, quando presso il Molo Brin è stato ospitato l'evento di acquabike, circoscrivendo la zona al traffico e creando problemi di circolazione con conseguenti file, oltre al problema importante su dove posteggiare la propria auto. Insomma, se da una parte vi è una spinta verso una città più verde, dall'altra mancano le infrastrutture (e tra queste, non dimentichiamolo, ci sono marciapiedi a norma e verde pubblico diffuso).