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Olbia, riparte il teatro. Mediterrarte: "pandemia lascerà una traccia, va ripensata promozione culturale"

L'associazione porta dal 2010 il teatro nelle scuole

Olbia, riparte il teatro. Mediterrarte:
Olbia, riparte il teatro. Mediterrarte:
Camilla Pisani

Pubblicato il 24 March 2022 alle 06:00

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Olbia. Lo scemare della pandemia, seguito da un progressivo allentamento delle misure di contenimento, sta consentendo la ripartenza di tante realtà culturali, ferme da più di due anni.

È il caso di Mediterrarte, la cui presidente è Federica Catasta, che da più di un decennio mette a disposizione la propria professionalità e l’esperienza maturata nel settore cultura e spettacolo per supportare attività commerciali e strutture turistico-alberghiere nella creazione di esperienze uniche e caratterizzanti per la loro clientela, con un intrattenimento di qualità, sempre garbato ed attento al pubblico. Mediterrarte crede nel valore formativo dell’arte e per questo, fin dal principio, ha curato un’intensa relazione con il mondo della scuola, partecipando a costruire con iniziative di carattere musicale e teatrale un concreto ampliamento dell’offerta formativa per gli studenti.

Il carattere poliedrico ed interculturale di Mediterrarte trova espressione nell’ideazione e nella realizzazione di manifestazioni ed eventi culturali dinamici, capaci di coinvolgere piccole e grandi realtà, per committenza pubblica o privata, dalla performance al teatro di strada, dal “concertino” al festival di piazza. L’associazione si occupa di progettare e realizzare attività laboratoriali volte ad ampliare l’offerta formativa per alunni e studenti, offrendo l’occasione di sperimentare musica, arte e teatro a scuola. Organizza e cura inoltre percorsi di formazione professionale rivolti a adulti, principalmente nel settore educativo. Mediterrarte idea, progetta e realizza eventi per committenti pubblici e privati, con particolare riguardo alla qualità artistica e professionale, costruendo con originalità le sue proposte culturali, affidandosi ad artisti e compagnie sarde, nazionali ed internazionali.

L’associazione, pur non essendosi mai fermata del tutto, ha sofferto lo stop imposto dall’emergenza sanitaria, testimoniando che la ripresa non è ancora del tutto avvenuta: “gli effetti dell’allentamento delle restrizioni non si vedono ancora, noi siamo riusciti ad andare avanti con le attività laboratoriali e questo Natale abbiamo fatto la nostra rassegna di teatro per le famiglie, chiaramente contingentando gli ingressi. Ancora non siamo riusciti a tornare a quelli che erano i nostri standard, continuiamo ad organizzare le iniziative in formato ridotto, perché come ci hanno insegnato questi due anni di pandemia, l’incertezza è sempre dietro l’angolo e non possiamo permetterci certo di organizzare qualcosa, investendo tempo e risorse economiche, per poi dover fare passi indietro. Per il momento navighiamo a vista; stiamo organizzando la nostra rassegna di Teatro a Tutto Tondo, un appuntamento che si ripete anno dopo anno. Anche questa sarà in formato ridotto, con quattro date tra aprile e maggio, da presentare agli studenti delle scuole dell’infanzia e della primaria. Cercheremo di trovare luoghi all’aperto in cui poter andare per proporre lo spettacolo, così da poter svolgere tutto in sicurezza e senza gravare troppo sull’organizzazione scolastica. Confido nel fatto di riuscire a realizzarla, aiutata dal bel tempo in arrivo” racconta la presidente.

Ripresa sì, ma con molti punti interrogativi: “consideriamo che fino a tre anni fa invitavamo anche grosse compagnie teatrali da fuori, adesso è impossibile perché si tratta di costi molto onerosi e non potendo garantire la piena affluenza, è difficile da sostenere economicamente tutto. Al momento cerchiamo di ragionare su piccole iniziative, che ci consentono di rimanere comunque attivi; è molto importante proseguire con la proposta, non scomparire del tutto, perché sarebbe un peccato per i bambini innanzitutto che sono due anni che non hanno la possibilità di partecipare ad attività come questa ed anche per noi, che ci impegniamo sempre al massimo nell’organizzazione delle nostre iniziative. Per l’estate riproporremo anche Un mare da amare, in collaborazione con diversi Comuni; in generale, cerchiamo di riproporre ogni anno formule sempre uguali e riconoscibili, chiaramente innovandole nei contenuti, proprio per cercare di rimanere maggiormente impressi e far diventare gli eventi qualcosa di atteso ed abituale. In generale, però, credo che quanto abbiamo vissuto lascerà un segno profondo, e sarà necessario ricalibrare le cose dal punto di vista della promozione culturale, noi ci metteremo sempre tanta energia” conclude Catasta.