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Pubblicato il 06 June 2019 alle 13:58
Olbia, 06 giugno 2019 - Nuova operazione della Guardia Costiera olbiese contro l'inquinamento.
I militari, coordinati dal direttore marittimo Maurizio Trogu, hanno sequestrato "un’area di circa 500 metri quadri sita in località Costa Corallinaall’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, a causa della presenza di rifiuti pericolosi potenzialmente dannosi per l’ambiente, depositati in spazi aperti e in modo non conforme alle prescrizioni dettate dalle norme vigenti": lo si legge in un comunicato stampa della Guardia Costiera.
"L’attività ispettiva, coordinata dal Direttore Marittimo di Olbia, ha prodotto la comunicazione di notizia di reato alla competente Autorità Giudiziaria a carico del titolare della Società responsabile per violazione delle norme che disciplinano il deposito temporaneo di rifiuti, la miscelazione dei rifiuti pericolosi e l’inosservanza delle norme sullo stoccaggio, così come previsto dal Decreto Legislativo n° 152 del 2006, meglio conosciuto come il “Codice dell’Ambiente”", si legge nella nota stampa della Guardia Costiera.
"L’operato degli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia ha inoltre scongiurato un potenziale grave danno ambientale in quanto sono stati rinvenuti olii esausti, bombole di gas, estintori, boette fumogene e razzi di segnalazione per il soccorso marittimo scaduti, stoccati insieme ad altri rifiuti altamente infiammabili", continua la Guardia Costiera.
Secondo la Guardia Costiera, inoltre, sarebbe stato accertato "come l’effettuazione di lavori di manutenzione effettuati con pittura antivegetativa comportava l’immissione della sostanza direttamente in mare e non attraverso la prevista griglia di raccolta delle acque di dilavamento".
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