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Pubblicato il 31 August 2017 alle 11:02
Olbia, 31 agosto 2017 - Mancato rispetto delle quote rosa in giunta: il Tar ritiene inammissibile il ricorso e il Comune di Olbia esce vittorioso dall'aula del Tribunale amministrativo isolano. Le reazioni a questa decisione non sono mancate: mentre il sindaco Nizzi esprime tutta la sua soddisfazione, i ricorrenti - pur rispettando la decisione del giudice - sottolineano la loro perplessità.
A parlare un po' per tutti è Ivana Russu, consigliera comunale del Partito democratico, ex assesora alla Sicurezza e firmataria del ricorso. "Fermo il doveroso rispetto nei confronti della decisione del TAR Sardegna, non possiamo che dirci stupite dalle motivazioni date alla sentenza che ha dichiarato inammissibile il ricorso - afferma la consigliera Ivana Russu in una nota stampa -.Il Tribunale, infatti, non ha neppure affrontato il merito della questione, ossia se nel Comune di Olbia sia tutelata la parità di genere imposta dalla legge, ma si è limitato ad affermare un principio singolare e isolato nel panorama della giurisprudenza nazionale: non solo le associazioni che non siano prettamente ed espressamente politiche, ma neppure le consigliere comunali né le semplici cittadine sono - ad avviso del TAR Sardegna legittimate a mettere in discussione la formazione della Giunta". "Al di là del fatto che viene da chiedersi CHI sia effettivamente legittimato secondo il TAR di Cagliari, questa decisione ci pare contraria a tutte quelle che hanno affrontato la materia e che, prima di proporre il ricorso, erano state prese in esame: la legittimazione delle cittadine di sesso femminile a impugnare la lesione delle “quote rosa” è comunemente e pacificamente ammessa (anche dal Consiglio di Stato). A maggior ragione è ammessa in tutta Italia l’azione delle consigliere comunali (e dei loro omologhi di sesso maschile) che, per mandato, sono tenute al controllo sull’attività della giunta - conclude l'esponente del Pd olbiese -.Per questi motivi intendiamo andare avanti nella battaglia che abbiamo avviato e impugnare il prima possibile questa sentenza".
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