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Cronaca

Olbia, la Regione rigetta l'idroelettrico del Consorzio di Bonifica

Olbia, la Regione rigetta l'idroelettrico del Consorzio di Bonifica
Olbia, la Regione rigetta l'idroelettrico del Consorzio di Bonifica
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 May 2014 alle 16:56

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Olbia, 28 Maggio 2014 - Qualche mese fa, ad Arzachena, il Consorzio di Bonifica della Gallura ha presentato un ambizioso progetto: realizzare una piccola centrale idroelettricoa con la quale abbattere i costi per la Regione e per gli operatori. Un sogno concreto che si stava realizzando grazie al bando nazionale del Ministero delle Politiche Agricole ex Gestione Agensud. Il sogno, però, si è infranto il 7 Maggio scorso quando l'Autorità di Bacino, cioè la Regione Sardegna, ha detto "no" al progetto apponendo un netto rifiuto all'istanza del Consorzio guidato da Marco Marrone. Questa mattina, nella sala giunta del Comune di Olbia, il territorio gallurese ha voluto prendere una posizione molto precisa in merito a questo progetto. "Spero che la Regione cambi idea - ha detto Marco Marrone, Presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura -. Dobbiamo interrogarci sul perché andremo a restituire dei fondi già assegnati. Con questo progetto abbateremo il costo dell'acqua grezza e non graveremo più sulle spalle della Regione". "Ho già chiesto l'interessamento dell'assessore regionale Maninchedda - ha detto Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia -. La Regione vuole prendersi in carico le centrali. L'iniziativa del Consorzio è andata ad inserirsi in una iniziativa ancora più ampia della Regione e siamo schiacciati da questo contenzioso. A causa dell'atteggiamento della Regione si va a castrare una progettualità. Ho invitato Maninchedda a incontrare il Consorzio per una soluzione che salvi l'iniziativa e ne riconosca il merito". In questi giorni La Regione Sardegna ha deciso di mettere mano su un'annosa questione: quella relativa alle dighe detenute dall'Enel. La Regione vuole tornare a gestire le sue dighe, ma la partita più delicata riguarda le centrali idroelettriche. Proprio la parola "idroelettrico" può aver portato la Regione a dire "no" al progetto, senza entrare troppo nei dettagli. "La Regione non deve vedere il Consorzio di Bonifica della Gallura come una controparte privata che lucra - ha sottolineato Giovannelli -. Il Consorzio sta aiutando lo sviluppo di questo territorio, inoltre bisogna entrare nel merito dei progetti. Noi vogliamo realizzare l'opera, vogliamo dei tempi certi, vogliamo che gli operatori e la Regione ottengano dei benefici". Ma in che cosa consiste il progetto? Il Consorzio vuole realizzare una piccola centrale idroelettrica nel canale adduttore della Diga del Liscia. Con questa operazione ogni anno verrebbero prodotti 600mila euro di introiti che genererebbero a loro volta un risparmio di 300mila euro per la fiscalità generale. Con quei soldi, infatti, la Regione non andrebbe più a coprire i costi del Consorzio. Il resto dei soldi verrebbero utilizzati per abbattere il costo dell'acqua agli operatori agricoli.