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Cronaca

Olbia, Regione pro balneari: revoca delega a Comuni che non estendono

Olbia, Regione pro balneari: revoca delega a Comuni che non estendono
Olbia, Regione pro balneari: revoca delega a Comuni che non estendono
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 February 2020 alle 15:22

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Olbia, 28 febbraio 2020 - Oggi a Olbia è stato il giorno dei balneari, ma soprattutto dell'assessore regionale all'Urbanistica Quirico Sanna che ha spiegato, senza giri di parole, la situazione e le possibili conseguenze.

Intanto, la posizione della Regione: a favore dell'estensione delle concessioni. La RAS ha chiesto di interloquire con la Commissione Europea insieme al Ministero.

"L'accordo è questo - ha detto Sanna -. Prima una norma di transizione per congelare la situazione con le attuali concessioni in piedi. Badate bene che questa sarà l'ultima proroga. Poi, bando. Per fare i bandi serve uno studio dei litorali, anche dal punto di vista economico. Concluso lo studio, via alle gare".

Lo studio servirà ad avere un quadro completo della situazione perché l'Italia non è solo Rimini, ma è anche Sardegna "dove le aziende sono piccole e famigliari, molte concessioni hanno 20 anni".

In questo momento si è in attesa di un Dpcm. "Abbiamo proposto dei correttivi, l'interlocuzione con l'Unione continua. Vi dico: si aprirà una trattativa. Gli interessi in campo sono tanti, dobbiamo essere pronti a non avere 15 anni di proroga. Forse saranno 12, forse 10: non si sa".

Poi, l'annosa questione: quella di Olbia, delle concessioni olbiesi, dei dinieghi spediti e del sindaco Settimo Nizzi che si è sempre detto contrario all'estensione.

"Questi non sono dei dinieghi - ha rimarcato Claudio Maurelli, Federbalneari -, sono veri atti di licenziamento che l'amministratore comunale ha fatto pervenire per mezzo dei dirigenti alle famiglie dei balneari".

Le concessioni, a Olbia, sono una settantina: sono praticamente tutte aziende famigliari, qualcuno ha qualche dipendente. In totale, le concessioni coinvolgono tra le 250 e le 300 persone.

"Nizzi pecca di timore - ha detto l'assessore regionale -. Io parto dal presupposto che sono amministratore, non sono giudice, il parlamento ha legiferato, io applico le leggi".

"La verità è che per il momento il Sardegna Olbia è unico comune a dare interpretazione così rigida. Non credo che Nizzi voglia colpire il settore. In modo pacato sto cercando di fare ragionare altri dubbiosi per rassicurarli".

Per il momento, dunque, il comparto è in attesa, ma cosa succederebbe se, chiarita e stabilizzata la situazione con il Dpcm, ci fossero concessioni non estese a fronte della maggioranza estese?

Quirico Sanna non ha dubbi: "Se dopo il Dpcm le concessioni non dovessero essere rilasciate, sono pronto ad assumermi la responsabilità di decisioni drastiche. La Regione, in passato, ha delegato le concessioni ai Comuni: siamo pronti, in accordo con il Presidente Solinas e gli altri partiti, a riprendercele. Non possono esistere concessionari di serie A e concessionari di serie B".