Olbia, 10 Settembre 2014 - L'eco dell'alluvione non si è ancora spento nelle vie colpite dagli effetti del ciclone Cleopatra e, giustamente, i cittadini olbiesi guardano con apprensione i canali che spezzano il tessuto urbano della città di Olbia. La stagione delle piogge non è ancora iniziata, ma il timore che una precipitazione più intensa del normale possa fare esondare i canali è molto forte. Specialmente nei punti in cui, questi canali, sono invasi dalla vegetazione. Nei giorni scorsi anche la minoranza del Comune di Olbia, in particolare il gruppo consiliare di Forza Italia, ha alzato la voce contro l'amministrazione comunale sulle pulizie dei canali che sarebbero in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ma è davvero così? L'assessore all'Ambiente, Giovanna Spano, da noi interpellata ha citato una direttiva regionale che impone agli enti preposti le modalità di pulizia dei fiumi e dei canali e che indica nel periodo tra settembre e marzo il momento ideale per sfoltire la vegetazione. Le norme a cui bisogna fare riferimento sono scritte nella "
Direttiva per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti in attuazione degli artt. 13 e 15 delle n. d. a. del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico della Sardegna (P.A.I.)" e nei suoi allegati. I documenti descrivono in modo assolutamente dettagliato come si può fare la manutenzione degli alvei. Le norme prescritte attuano il Piano di stralco per l'assetto idrogeologico e non possono essere ignorate. Sta agli enti preposti - quindi anche ai comuni - programmare fondi e bandi di gara in modo da essere pronti a pulire i canali nei mesi corretti. A indicare il periodo giusto per la pulizia degli alvei dalla vegetazione è l'Allegato 1 alla direttiva che, a pagina 11, dice espressamente che la vegetazione può essere tagliata esclusivamente nel suo periodo dormiente, ovvero da settembre a marzo:
Insomma, il Comune di Olbia non sarebbe in ritardo, ma bensì in piena regola rispetto alle norme regionali.
