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Cronaca

Olbia, lezioni al freddo e disabili nel corridoio: ecco la protesta degli studenti

Olbia, lezioni al freddo e disabili nel corridoio: ecco la protesta degli studenti
Olbia, lezioni al freddo e disabili nel corridoio: ecco la protesta degli studenti
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 March 2016 alle 13:29

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commissario provinciaOlbia, 22 Marzo 2016 - Lezioni al freddo, acqua che a volte manca, studenti disabili che non riescono a fare lezione in classe. E poi, i laboratori: lontani 2 chilometre. E il campetto: impraticabile quando piove. Questa mattina gli studenti dell'Alberghiero di Budoni sono venuti ad Olbia per protestare contro la Provincia rea, secondo i giovani, di non riuscire ad ampliare la scuola. I giovanissimi studenti sono stati accompagnati in Provincia dai professori e dal preside: l'obiettivo era di ottenere una risposta dal Commissario dell'ex Provincia di Olbia-Tempio, Giovanni Antonio Carta. "Facciamo lezione negli anditi, al freddo - racconta una delle studentesse -. Noi, come studenti dell'Alberghiero, dobbiamo fare delle esercitazioni nei nostri laboratori, ma questi sono nell'altra sede a due chilometri di distanza. Abbiamo molti studenti disabili e non riescono a fare lezione in classe. Non ci sono aule. Siamo da cinque o sei anni in queste condizioni".

Grazie allo sviluppo turistico di Budoni, avvenuto in questi ultimi anni, l'Alberghiero è riuscito ad aumentare le sue iscrizioni. Anche perché gli studenti che escono dalla scuola trovano subito lavoro. Purtroppo, però, la struttura non riesce ad assorbire tutti gli studenti iscritti e i giovani si ritrovano a dover fare lezioni in condizioni non idonee. Per la verità, i lavori di ampliamento della scuola erano iniziati nel 2013, ma le due aziende vincitrici delle ultime gare d'appalto - una per la piattaforma di cemento, l'altra per il prefabbricato, si sono volatilizzate mollando letteralmente i lavori a metà. Per questo motivo, la scuola Alberghiera di Budoni questa mattina si è recata ad Olbia. Le risposte, però, non sono state incoraggianti. "Ad oggi non abbiamo una risposta - ha detto sconsolato il commissario Giovanni Antonio Carta -. Le due aziende sono scappate e dobbiamo rifare la gara d'appalto. Stringendo i tempi, in sessanta giorni dovremmo individuare due nuove ditte". Molte di queste difficoltà, ha spiegato Carta, derivano sia dalla Riforma degli Enti Locali, sia dal risanamento di bilancio, sia dal patto di stabilità. In sostanza, benché i soldi siano stanziati, non è detto che si riesca a spenderli. Inoltre, per l'immediato futuro, bisognerà capire chi si occuperà dell'Alberghiero. Anche la Provincia di Sassari, a cui la Gallura è stata nuovamente unita, dovrà scomparire in favore di un Ente di Area Vasta che, però, al momento non è stato individuato.