Olbia, 29 Maggio 2014 - Mentre in Regione, nella sede dell'Assesorato al Lavoro, sindacati-azienda-istituzioni provano a trovare almeno un accordo per una tregua, ad Olbia ci si prepara alla guerra. Sotto alla sopraelevata della darsena di via Redipuglia è spuntato un camion vela con uno slogan che è tutto un programma. Parole dure, che non lasciani spazion ad interpretazioni: presto, molto presto, 1300 persone perderanno il posto di lavoro. Queste 1300 persone, dipendenti della Meridiana, vivono e spendono per lo più nella zona di Olbia. Sono 1300 persone adulte, spesso coniugati e con figli, che rappresentano una vera e propria piccola micro-economia olbiese. Sono 1300 famiglie che, di botto, perderanno lavoro e reddito, dando un corpo mortale all'economia del territorio. Di Meridiana, della sua crisi e dei suoi esuberi si è scritto tanto, ma sempre e solo a livello locale. Eppure, Meridiana non è solo un'azienda sarda, ma il secondo vettore nazionale dopo Alitalia. Un piccolo colosso che non trova visibilità sulla stampa italiana. 1300 persone non sono poche: è la dimensione di un piccolo paese. Un piccolo paese sta per perdere il lavoro e tutto tace. Intanto, però, i sindacati promettono battaglia. Lo scipero del 30 Maggio è stato confermato: partirà alle 00:00 e finirà alle 24:00.
