Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Olbia, la protesta per le complanari si sposta in Consiglio: ecco la mozione

Olbia, la protesta per le complanari si sposta in Consiglio: ecco la mozione
Olbia, la protesta per le complanari si sposta in Consiglio: ecco la mozione
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 June 2017 alle 18:01

condividi articolo:

Olbia, 13 giugno 2017 - La protesta relativa alle complanari della Olbia Sassari, che vede impegnate centinaia di famiglie che vivono a Su Trambuccone (e non solo), si sposta in Consiglio Comunale grazie a una mozione del Movimento 5 Stelle, il quale ha recentemente partecipato a una riunione sul tema con la popolazione coinvolta.

La mozione, qualora venga approvata, impegna l'amministrazione e il sindaco:ad attivarsi presso i competenti Enti richiamati nell'istanza con un attoformale immediato ed urgente;a dare contestuale evidenza pubblica ed informazione ai cittadini delleazioni intraprese;a discutere la presente mozione nel rispetto dei termini richiamati dalregolamento del consiglio comunale.

Alla mozione è allegata la seguente Istanza firmata da 186 cittadini:

Oggetto: Situazione strade complanari della SS Olbia-Sassari nelle zone Trambuccone-Lattalai-Corroncedda delComune di Olbia

Gli abitanti e gli utenti delle zone in oggetto, che si affacciano alla SS Olbia Sassari nel tratto compreso tra lo svincolodella frazione di Enas e l’ingresso di Olbia, lamentano una situazione ormai divenuta insostenibile per quanto riguardale vie di accesso alle proprie abitazioni e alle proprie attività lavorative.Con l’apertura della strada a 4 corsie Olbia-Sassari, si sono visti precludere ogni via di comunicazione stradale eraggiungono la città di Olbia attraverso una viabilità improvvisata e priva delle più elementari caratteristiche difunzionalità e sicurezza: detta viabilità complanare risulta appena abbozzata nel tracciato, la pavimentazione stradale,non solo è priva del manto di asfalto, ma degli strati idonei a sopportare il benché minimo carico di traffico; non èpresente alcun tipo di segnaletica. A fronte della sua totale inadeguatezza, è sottoposta a un traffico veicolare intensodovuto a oltre 100 famiglie residenti, allo spostamento dei mezzi agricoli ma anche a traffico pesante per la presenza diattività industriali quali, ad esempio, una fabbrica di calcestruzzo e un’azienda vivaistica di produzione di tappetoerboso.

Inoltre, nel tratto in questione, vi è l’intersezione con il fiume Enas che, com’è noto, nell’ambito del bacino delPadrogianus rappresenta una delle aste a maggiore criticità per il rischio idrogeologico; il suo attraversamento, a seguitodel cedimento del ponte accaduto durante l’alluvione del novembre 2013, avviene nella stagione di magra mediante unvero e proprio guado che in inverno, per diverse settimane, diventa impercorribile a causa delle piene.

Nella cattiva stagione gli abitanti, per raggiungere ad Olbia, sono costretti ad arrivare in senso opposto fino allosvincolo di Enas utilizzando le vecchie complanari ormai distrutte dai lavori della nuova strada e allungando così ilpercorso di una decina di chilometri. Ma in qualunque periodo dell’anno sono sottoposti al rischio di eventi meteoriciimprovvisi che possono determinare il repentino ingrossamento del fiume con conseguenze imprevedibili per il dannoai mezzi e per l’incolumità delle persone.

I responsabili di questa situazione vanno individuati prima di tutto nel Comune di Olbia che, in fase di progettazione,nelle Conferenze di Servizi, non ha saputo o voluto individuare e far valere le esigenze dei cittadini residenti ocomunque fruitori.

Non sono meno responsabili i progettisti della nuova strada che non hanno valutato le situazioni sociali ed economichedella zona, non prevedendo opportuni svincoli, come se la strada attraversasse un vero e proprio deserto.E un deserto proprio non è, visto che vi risiedono centinaia di famiglie, vi operano diverse decine di attività lavorativecome aziende agricole di allevamento ovino e bovino, vigneti, uliveti, colture orticole, vivai di piante, campo da golf,maneggio di cavalli o altre attività di tipo industriale come imprese di calcestruzzi e di asfalti, con il traffico di mezzipesanti che ne consegue.

La popolazione interessata bene avrebbe fatto a far sentire prima la sua voce, anziché confidare nella lungimiranza ecapacità di chi la amministra.Purtroppo agli errori del passato sarà difficile porvi rimedio, ma oggi chiediamo con forza e determinazione di vederericonosciuto i nostri diritti sacrosanti alla salute, alla sicurezza, al lavoro con l’accelerazione dei tempi burocratici e iltempestivo impiego delle somme stanziate per i lavori.

Concretamente chiediamo:

• La realizzazione delle strade complanari provviste di asfalto e adatte al traffico pesante, nel minor tempo possibilee comunque la manutenzione di quelle esistenti.

• Gli accessi alla viabilità cittadina anche mediante la circonvallazione ovest di Olbia.

• La realizzazione del ponte sul fiume Enas.

• La realizzazione di una segnaletica adeguata

E in particolare rivendichiamo il diritto ad una adeguata e costante informazione sull’avanzamento delle procedure e deilavori relativi alla realizzazione delle opere che così largamente incidono sulla vita quotidiana delle nostre famiglie.