Olbia. Processo Alluvione, parla la difesa: zero prove, la Regione era assente

Tempio Pausania, 11 settembre 2017 - Continua senza sosta il processo sull'alluvione del 18 novembre 2013 che devastò la città di Olbia: dopo le parti civili e l'accusa, è il turno della difesa del Comune di Olbia e dei dirigenti indagati affidata rispettivamente all'avvocato Toto Porcu e all'avvocato Jacopo Merlini.

L'arringa del dott. Porcu ha sostanzialmente messo in discussione tutto l'impianto accusatorio portato avanti dalla Procura di Tempio Pausania. Secondo la difesa, infatti, non ci sono prove relativamente condotte contestate dall'accusa. Il ciclone Cleopatra e il suo effetto sulla città sono stati definiti straordinari e non prevedibili. La difesa, inoltre, ha sottolineato che le forze comunali erano tutte in campo, mentre a latitare sarebbe stata la Regione.Un'ipotesi, questa, sposata anche dalla difesa di due dirigenti del Comune di Olbia portata avanti dall'avvocato Jacopo Merlini: ad essere assente sarebbe stata la Regione Sardegna.