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Cronaca

Sardegna VS Baleari: perché da noi i voli sono così pochi?

Sardegna VS Baleari: perché da noi i voli sono così pochi?
Sardegna VS Baleari: perché da noi i voli sono così pochi?
Camilla Pisani

Pubblicato il 01 June 2016 alle 17:45

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Olbia, 01 giugno 2016 - Il problema dei trasporti, per la Sardegna, è sempre più evidente e complesso: questa mattina, tramite il sito flightradar24.com, facendo una panoramica deivoli in transito sulla Sardegna e di quelli su Palma di Maiorca, alle ore 9.15, il confronto è risultato del tutto inglorioso; la proporzione degli aerei in entrata e in uscita nella piccola isola di Palma, rapportata a quella degli aerei in volo da e per la Sardegna, può considerarsi l'emblema perfetto di quello che è uno dei deficit maggiori per il turismo nell'isola.

Ma, com'è ovvio, il problema non è solo da imputarsi ad una cattiva gestione dei trasporti da parte delle amministrazioni: la questione "isolamento" deriva anche dalla mancanza di una regìa unitaria che sappia rendere la Sardegna una meta appetibile, potenziando il servizio turistico a tutti i livelli, premiando la professionalità, agevolando la creazione di strutture e infrastrutture che permettano una fruizione del territorio veramente accogliente.

La Sardegna è una terra poco compresa, che subisce le cattive scelte portate avanti in materia di infrastrutture, valorizzazione del territorio e certamente trasporti; dal confronto con altre realtà (ad esempio, appunto, Palma di Maiorca), l'enorme lacuna in termini di amministrazione appare chiarissima. Nell'isola, malgrado il patrimonio naturale, storico e culturale di eccellente livello, sembra vigere una generale tendenza all'approssimazione e soprattutto all'improvvisazione, laddove dovrebbe invece essere una regola la professionalità assoluta; per fare in modo che un territorio venga scoperto e apprezzato e che la sua economia possa far levasul turismo, occorre una linea politica determinata a raggiungere l'obiettivo, e soprattutto programmazione e investimenti mirati e produttivi.

Ad oggi,con una nuova stagione estiva che si affaccia all'uscio, lo scotto dell'isolamento rimaneancora attualissimo, e si attende con fiduciache la politica smetta di fare orecchie da mercante, per il bene dell'economia e per quello dell'intera comunità.