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Cronaca

Olbia, presunta truffa al Comune: lavanderia truccava fatture per rimborsi

Olbia, presunta truffa al Comune: lavanderia truccava fatture per rimborsi
Olbia, presunta truffa al Comune: lavanderia truccava fatture per rimborsi
Olbia.it

Pubblicato il 12 February 2014 alle 22:52

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Olbia, 12 Febbraio 2014 - Truccavano le fatture falsificando il peso della biancheria per chiedere rimborsi gonfiati al Comune di Olbia: è questa l'accusa che la Polizia di Stato ha mosso contro una lavanderia di Olbia che, durante l'emergenza alluvione, ha lavato gratuitamente la biancheria degli alluvionati. La scoperta è avvenuta grazie ad un controllo del traffico fatto dalla Polizia Stradale a Gennaio. Durante questo controllo, gli agenti sono venuti in possesso di una ricevuta di una lavanderia che, su mandato del Comune di Olbia, lavava gratuitamente i vestiti degli alluvionati. In tale ricevuta, un tappeto - che pesava in realtà 10 kg - è stato indicato come pesante 100 kg. Questo dato ha insospettivo gli agenti del Commissariato, i quali hanno così avviato immediatamente un indagine incrociata. Grazie anche all'apporto della Polizia Giudiziaria di Sassari, sono state scoperte altre irregolarità. Nel contratto stipulato col Comune, 7 lavanderie venivano pagate "a capo", mentre una soltanto per ogni chilogrammo di biancheria prendeva 2 euro. Gli agenti della Polizia di Stato hanno, in seguito, controllato le fatture e fotografato la biancheria "Incriminata", scoprendo un tentativo di truffa. Stando alle testimonianze raccolte, il peso della merce sarebbe stato aumentato almeno del 70% rispetto al peso reale. Con la documentazione trovata, la Polizia di Stato a Febbraio ha mandato tutto l'incartamento all'Autorità Giudiziaria di Tempio Pausana. Il risultato sono tre denunce: una per il titolare della lavanderia, due per le commesse. La giustizia, ora, farà il suo corso. Secondo la POlizia di Stato, questo tentativo di truffa avrebbe portato un danno alla collettività di circa 130mila euro.