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Olbia: presentazione del nuovo libro di Paola Pittalis

Olbia: presentazione del nuovo libro di Paola Pittalis
Olbia: presentazione del nuovo libro di Paola Pittalis
Olbia.it

Pubblicato il 23 May 2016 alle 12:25

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Olbia, 23 Maggio 2016 -Mercoledì 25 maggio alle ore 18:00 presso la Biblioteca Civica Simpliciana, nellaSala Conferenze Alfonso De Roberto, ci sarà la presentazione del romanzo autobiografico di Paola Pittalis:“Io e mio figlio. Gioia e dolore (senza via d’uscita)” - Editore Meligrana.Dialogherà con l’autrice Marella Giovannelli.

Sposata e madre di 3 figli, la sua vita viene travolta da un gravissimo lutto che la segnerà per sempre, quando il suo primo figlio Paolo muore per un tumore cerebrale all’età di 19 anni.Ed è allora che riprende in mano la penna e inizia a scrivere le sue liriche, riscuotendo prestigiosi riconoscimenti a livello regionale e nazionale.Nel 2012 pubblica il suo libro autobiografico

“Io e mio figlio gioia e dolore (senza via d’uscita)”.

Già dal titolo e dal sottotitolo si comprendono, in maniera inequivocabile, le coordinate entro le quali si muove la scrittura, la quale ripercorre un argomento doloroso, crudele e lacerante. Da una parte una madre: coraggiosa e speranzosa in primis, ma intimamente sofferente; dall’altra l’adorato figlio, il figlio contro il quale il destino si è accanito.

L’autrice racconta l’angoscia di una mamma per la malattia del figlio e la conseguente perdita. Una lotta anche contro la volontà del giovane, che avrebbe voluto lasciarsi morire. La forza di una madre che mai dovrebbe provare un dolore che lacera l’anima e fa sanguinare il cuore per sempre. Un racconto dei giorni di corse, di speranze, di annientamento. E i “perché, perché proprio a me”, che riecheggiano nelle pagine, un grido verso il cielo e ad un Dio che non ha salvato la sua creatura, che non ha ascoltato le sue suppliche, non ha avuto pietà delle sue lacrime. Domande alle quali è difficile trovare le risposte. E saranno i ricordi a colmare i giorni vuoti e rimarginare le ferite, i sorrisi, i giochi sulla neve, le carezze del vento e l’ascolto del silenzio dove questa madre sente la voce del figlio che la incita a tornare a vivere, perché è quello che lui vuole.