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Cronaca

Olbia, Portualità e Piano triennale della Port Authority: Centro democratico attacca

Olbia, Portualità e Piano triennale della Port Authority: Centro democratico attacca
Olbia, Portualità e Piano triennale della Port Authority: Centro democratico attacca
Olbia.it

Pubblicato il 11 November 2013 alle 18:05

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Olbia - Nei giorni scorsi, il Centro Democratico gallurese ha preso visione del Piano Triennale approvato non molto tempo fa dall'Autorità Portuale del Nord Sardegna guidata dal commissario straordinario Fedele Sanciu. Sono due gli argomenti che, secondo il Centro Democratico della Gallura, dovrebbero essere posti all'attenzione della popolazione: i lavori previsti al Molo Brin e quelli non previsti sulla canaletta di ingresso. I lavori al Molo Brin. "Il documento, denominato Piano Operativo Triennale 2014-2016, prevede, fra le altre cose, un intervento che, a nostro parere, andrà fortemente ad impattare proprio sul progetto del Porto Turistico e che da questo appare completamente avulso - si legge nella nota stampa firmata Centro Democratico - esso viene, nella documentazione ufficiale presente sul sito dell'Autorità Portuale, così descritto: "la riorganizzazione dei posti barca e dei servizi all’accosto nel Molo Brin, per il quale si prevede un attento studio di progettazione di pontili per l’ormeggio di yacht ed unità da diporto in generale, con la ristrutturazione dello storico fabbricato, vecchia sede delle officine nautiche". E' di tutta evidenza che un simile intervento non potrà non condizionare qualsiasi progetto sarà poi predisposto dall'Amministrazione Comunale, ma, sopratutto, ricorda molto la “vecchia” idea di realizzazione dell'attracco dei maxiyachts e della privatizzazione del molo Brin a favore di Società all'uopo a suo tempo costituite". Secondo il Centro Democratico, dunque, questa linea di intervento deve essere discussa e analizzata dagli amministratori comunali e dai cittadini. La canaletta di ingresso. Altro argomento importanti, per alcuni versi persino "scabroso", è quello inerente alla canaletta di ingresso finita a suo tempo all'interno di un feroce dibattito tra "conservatoristi" e fautori di una "nuova portualità olbiese" fatta di grandi navi e doppi ingressi. "Salta agli occhi, invece, una assenza importantissima nel documento approvato dal Comitato Portuale, un problema storico per la portualità olbiese: l'approfondimento della batimetrica della canaletta di ingresso al Porto di Olbia. Mentre si prevedono lavori per l'aumento dei fondali sui moli 1/bis e Bonaria, dedicati alle crociere, niente è previsto per l'escavo della canaletta principale di ingresso - recita la nota stampa del Centro Democratico - Essa è l'unico passaggio che consente alle imbarcazioni l'uscita e l'ingresso da e per le banchine dei porti industriale e commerciale, ma l'attuale batimetrica, ferma oggi a 8,5 – 9 metri, limita in maniera sostanziale la tipologia di navi da trasporto (merci e/o persone) che possono avere accesso alle banchine. Le attività delle aziende che si interessano a terra della movimentazione di merci da e per la Sardegna (granito, sementi, legnami, etc.) risentono fortemente di questo stato di cose, che di fatto frena la loro azione di ricerca di nuova clientela proprio per la limitatezza della stazza dei natanti che possono operare nel maggior porto sulla sponda est della Sardegna. Di conseguenza vengono limitate anche le potenzialità occupazionali in un settore storico dell'economia olbiese". Secondo il Centro Democratico anche diverse navi da crociera avrebbero avuto delle difficoltà di manovra.