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Cronaca

Assaggia: Il salotto enogastronomico che riscopre le origini, la cultura e le tradizioni sarde

Assaggia: Il salotto enogastronomico che riscopre le origini, la cultura e le tradizioni sarde
Assaggia: Il salotto enogastronomico che riscopre le origini, la cultura e le tradizioni sarde
Paolo Ardovino

Pubblicato il 13 July 2015 alle 16:30

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Porto Rotondo, 13 luglio 2015 - Sarebbe riduttivo definirlo wine bar perché Assaggia è più un semplice salotto di sapori. Nato un anno fa, il locale situato presso la Piazzetta della Darsena di Porto Rotondo, è riuscito a ritagliarsi il ruolo di appuntamento cult per gli amanti dell'aperitivo.

Cos'è, per la precisione, Assaggia? A risponderci è Lucia Nigro, Direttore Commerciale di un progetto che si appresta a conquistare i palati di tutta Italia e non solo. "Nasce come wine bar, ma è un vero e proprio movimento di cultura attraverso un percorso enogastronomico che riscopre le origini e le tradizioni sarde". Non si può negare che solo dalla presentazione la curiosità cominci a stuzzicare il palato.

Il 4 luglio Assaggia ha compiuto un anno, ma com'è nato? "Dalll'idea di Leonardo Stabile, un vero e proprio creativo - spiega Lucia Nigro -. Col tempo si sono aggiunti Mario Esposito ed Angelo Troiani, fondatore e Chef del "Convivio" di Roma. L'anno scorso, nonostante l'apertura in ritardo, abbiamo riscontrato enorme successo. Quest'anno riceviamo tante prenotazioni e siamo presi d'assalto. Ciò che colpisce è la nostra diversità: il nostro è un salotto, non un bar o un ristorante, dove si viene per un aperitivo e in cui si fa cultura".

Gli obbiettivi futuri? "Avere 50-60 affiliati sparsi nel territorio nazionale ed internazionale. Il prossimo, che apriremo a Roma, sarà attivo tutto l'anno e non stagionale come lo è qui a Porto Rotondo. Inoltre abbiamo ricevuto pure alcune richieste dall'estero, su tutti da Miami. Diventeremo in quel caso una sorta di Little Italy, esportando non solo prodotti sardi ma di tutta la penisola".

Assaggia è il salotto ideale per chi vuole conoscere la Sardegna, come ci spiega Lucia Nigro: "Quel che serviamo non comprende solo la Gallura, bensì ogni parte della regione; tra le degustazioni che offriamo si spazzia dai gnocchetti sardi alla mazza frissa, o ancora la classica zuppa gallurese ed il culurgione. Un'altra nostra specialità sono le seadas col miele. Siamo specializzati in aperitivi gastronomici ed il tutto viene servito in piccole porzioni. L'idea è che sia molto meglio offrire prodotti del genere e non le classiche patatine e noccioline, non c'è dubbio che con i nostri aperitivi esaltiamo la qualità della cucina sarda, che molti non conoscono veramente".

Entriamo ora nella parte più complessa: cosa c'è dietro Assaggia e cosa arriva nei tavolini dei clienti? "Il personale è esclusivamente sardo - precisa Lucia Nigro -, il quale oltre al lavoro è sottoposto anche allo studio, nel periodo invernale c'è infatti la fase di formazione per tutti coloro che lavorano all'interno di Assaggia, in modo da conoscere la storia e la tradizione di ciò che viene servito. Abbiamo un rapporto diretto con i fornitori che fa sì che i nostri prodotti siano esclusivamente sardi. Formaggio, olio, miele e quant'altro: niente è d'importazione".

Tra le stradine di Porto Rotondo nel periodo estivo è più probabile incrociare turisti piuttosto che gente del posto e Assaggia costituisce un interessante punto di valorizzazione della cultura sarda. E i clienti gradiscono: "La Pompia, frutto endemico tipico della regione della Baronìa, è un ingrediente conosciuto pochissimo, al contrario noi lo sfruttiamo soprattutto per i nostri sorbetti, che vanno molto di moda - rivela Lucia Nigro -. Molti piatti d'aperitivo siamo noi stessi ad inventarli. Offriamo anche colazioni salutistiche con tanto di latte fresco e di capra, dolci fatti dalla Cuciniera, come impone la tradizione, e ricotta di pecora. Devo dire che si apprezza tutto e quasi sempre i clienti richiedono il bis per la zuppa gallurese o la mazza frissa".

Infine Lucia Nigro parla della novità di quest'anno: "Abbiamo stretto una collaborazione con la Cooperativa Pescatori di Tortolì, ciò ci permette di avere dell'ottimo pescato fresco. All'appunto una novità è il crudo di pesce: spiedini di tonno, gamberi e non solo".

In conclusione, chi è l'anima di questo progetto, Lucia Nigro? "Prima mi occupavo di eventi , avevo un negozio. Mi è stato chiesto di partecipare e l'ho fatto, inoltrandomi in una realtà completamente diversa. Qui lavoro e studio, il mio ruolo è quello di ricercare prodotti; per un anno ho girato la Sardegna, visitato vigne, caseifici e piccole imprese di marmellata. Ho scoperto una regione che non conoscevo, e noto che la maggior parte delle persone conosce molto poco di ciò che ci riserva questa terra. Assaggia? Avrà successo ovunque, può contare su uno staff serio, persone che ci mettono passione nel lavoro".