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Cronaca

Olbia: pit bull aggrediscono cani a Monte Pino

Olbia: pit bull aggrediscono cani a Monte Pino
Olbia: pit bull aggrediscono cani a Monte Pino
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 January 2020 alle 15:32

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Olbia, 18 gennaio 2020 - Ennesima aggressione da parte di cani liberi nella Città di Olbia. Qualche giorno fa, una signora con i suoi due cani di taglia piccola è stata aggredita da due cani di grossa taglia tipo pit bull che circolavano liberi senza guinzaglio a Monte Pino. Fortunatamente, la signora teneva i due cani piccoli al guinzaglio ed è riuscita a salvarli senza gravissime conseguenze. La donna non è stata ferita, ma ha subito un forte shock. Purtroppo, questo non è il primo caso di attacchi compiuti da cani liberi. Una brutta abitudine, questa di lasciar circolare i cani senza guinzaglio, che è difficile sradicare. Bisogna infatti sapere che a Olbia è vietato, senza se e senza ma, circolare con i cani senza guinzaglio: i cani possono essere "liberi" solo ed esclusivamente nelle aree adibite a tale scopo. A Olbia ce n'è solo una ed è al Parco Fausto Noce. In tutto il resto del territorio, che sia centro/periferia/campagna, i cani devono tassativamente essere condotti al guinzaglio. Troppi proprietari, però, non rispettano questa regola a causa di una scarsa cultura cinofila, di una sostanziale ignoranza delle norme e di un menefreghismo smaccato che - purtroppo - può uccidere e/o ferire gravemente persone e altri animali. Difatti, un cane libero può essere considerato come un "proiettile vagante" in grado di ferire, mordere, uccidere e provocare persino incidenti: se si tratta di un cane di grossa taglia, poi, i danni possono essere estremamente gravi. Le dimensioni, in certi casi, contano. A Olbia sono molti i casi in cui cani di piccola taglia sono stati uccisi da cani di grossa taglia lasciati liberi: alcuni di questi fatti orribili sono successi sulla pubblica via, altri persino nell'area cani. Le conseguenze? Quasi nessuno denuncia e anche quando si denuncia le punizioni sono molto "scarse" e toccano, più che il proprietario (unico vero responsabile dell'accaduto), il cane (gestito evidentemente in maniera scorretta). Cosa si può fare? Il Comune dovrebbe, innanzitutto, attuare una più forte repressione monitorando con attenzione le aree a rischio (sono tante e ben conosciute) e multare pesantemente coloro che liberano il cane in zone non consentite. In secondo luogo, potrebbe dotarsi di un regolamento che obblighi i potenziali proprietari a seguire un corso con patentino. Senza patentino, niente cane: questo, in particolare, per i cani di grossa taglia e soprattutto per alcune razze particolari come i molossi e i terrier (e non solo). I molossi e i terriernon sono cani cattivi per natura, ma sono stati selezionati dall'uomo con alcune caratteristiche particolari che li rendono potenzialmentecomplessi da gestire. Complesso non significa "impossibile": tutto dipende dal proprietario e dalla sua indole, dal suo carattere, dalla sua preparazione, dalla sua educazione e dunque dal tipo di rapporto che instaura con il cane. Cani fisicamente potenti in mano a persone non preparate (psicologicamente, fisicamente e dal punto di vista cinofilo) rappresentano un potenziale pericolo per gli altri cani e per le persone. Ecco perché, in via generale, tutti dovrebbero seguire dei corsi specifici condotti da educatori cinofili e questo vale soprattutto per chi desidera o già possiede un cane di grossa taglia. Altro punto dove intervenire: gli allevamenti abusivi. Moltissimi dei molossi e dei terrier che circolano a Olbia provengono da allevamenti "casalinghi" irregolari. I cani vengono fatti continuamente figliare perché i cuccioli diventano fonte di reddito. Il tutto senza alcun controllo sanitario, genealogico e su chi, poi, li acquisterà e come li terrà. Altra iniziativa che il Comune potrebbe prendere è favorire la diffusione della cultura cinofila coinvolgendo gli educatori, molto bravi, che operano nel territorio olbiese. Poi, come potersi difendere in caso di attacco? Fondamentale è tenere i propri cani di piccola taglia al guinzaglio in modo da poterli recuperare velocemente in caso di pericolo. Anche in questo caso, la cultura cinofila del proprietario fa la differenza perché un cane si può "spaventare" e far battere in ritirata anche con il linguaggio del corpo. Quindi, investire in un corso con educatore è sempre una ottima idea. Poi, a mali estremi estremi rimedi: qualcuno circola con un bastone per potersi difendere. E a volte ciò è necessario per salvare un cagnolino di piccole dimensioni che, per ovvie ragioni, non può difendersi di fronte a un cane di grossa taglia. Infine, l'appello: tenete i cani al guinzaglio. Sempre e comunque. Non mettete in pericolo il vostro cane, il cane degli altri e le altre persone