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Cronaca

Olbia, pista di atletica: devastati gli spogliatoi

Olbia, pista di atletica: devastati gli spogliatoi
Olbia, pista di atletica: devastati gli spogliatoi
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 May 2013 alle 22:17

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alcuni degli atleti con Licia Asara alcuni degli atleti con Licia Asara Olbia - Ancora un atto di vandalismo ad Olbia, questa volta però vero e proprio. Dietro alle reti sfasciate e alle porte rotte non c'è nessuno sport urbano, nessuna voglia di utilizzare un bene anche se in modo non congruo. Dietro questa storia c'è solo il normale disprezzo per la cosa pubblica. Il teatro del raid - "L'ennesimo" racconta Licia Asara, addetto stampa dell'Atletica Olbia - sono gli spogliatoi della pista di atletica del Fausto Noce-Campo Caocci: un casottino al lato della pista con i muri interni color mattone. Uno spazio che potrebbe essere un gioiellino se solo fosse tenuto come si deve. Ma di chi è la responsabilità? Chi deve fare le manutenzioni? In teoria, l'idea del Comune è quella di affidare la gestione alle società sportive. Così, ad esempio, accade per il vicino Tennis Club Terranova. Per il Caocci le cose sono ancora in alto mare. Le società all'interno della struttura ci sono, ma la gestione non è stata affidata a loro: serve una gara d'appalto o comunque una convenzione. Qui sorge un altro problema: Altetica Olbia fatica a mandare in trasferta i suoi atleti (per altro bravissimi e talentuosi) ed è difficile pensare che possa permettersi la manutenzione di un colabrodo. Perchè il Caocci è alla mercè dei vandali. "Negli ultimi raid - ha raccontato Licia Asara - ci hanno rubato delle attrezzature, hanno divelto una porta e spaccato un lavandino". Ma non solo. "Con la festa di San Simplicio qui era tutto aperto - ha continuato Asara dell'Atletica Olbia - hanno tolto i bordi in metallo della pista, rotto degli ostacoli e creato altri buchi nella recinzione. Siamo disperati". L'Atletica Olbia chiede che il Comune si faccia carico del problema. La soluzione migliore sarebbe poter fare entrare solo i tesserati. Ma con la recinzione colabrodo e senza adeguati controlli, il Caocci rimarrà una calamita per i raid vandalici. Serve un circuito di sorveglianza, ma anche reti migliori, più controlli notturni da parte della Polizia locolae, la chiusura dei nuovi ponticelli con un cancello ad hoc. Serve persino una sistemata al verde: rigoglioso a tal punto da impedire le misurazioni nel campo dedicato ai lanci (ovviamente per San Simplicio è stato tutto tagliato). L'appello dell'Atletica Olbia è chiaro: aiutate una struttura che vale diverse centinaia di migliaia di euro ad essere il cuore dello sport più importante del mondo.