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Olbia. In scena il Piano Mancini: pioggia di critiche dalla popolazione

Olbia. In scena il Piano Mancini: pioggia di critiche dalla popolazione
Olbia. In scena il Piano Mancini: pioggia di critiche dalla popolazione
Angela Galiberti

Pubblicato il 05 April 2016 alle 20:13

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Olbia, 05 Aprile 2016 - Questo pomeriggio, nell'aula consiliare di Poltu Quadu, è andata in scena l'istruttoria pubblica della Valutazione di Impatto Ambientale delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico previste dal Piano Mancini. Durante la "Fase 1" dell'incontro, molto partecipato, è stato illustrato al pubblico presente lo Studio di Impatto Ambientale delle opere previste: quattro vasche di laminazione, l'allargamento dei canali, la creazione di alcuni scolmatori. Ogni elemento è stato analizzato: ambiente, vegetazione, fauna selvatica e non. Per quanto riguarda le vasche di laminazione, gli ingegneri che hanno illustrato l'opera hanno fatto l'esempio di Milano e di come, in quel contesto, le vasche sono diventate un'area verde attrezzata a disposizione di tutti.È stato analizzato anche l'impatto acustico dei cantieri sulle abitazioni e sugli edifici sensibili come gli ospedali e gli asili. Inoltre, sono state prese in esame anche le cosiddette soluzioni alternative. Del doppio scolmatore ideato dallo Studio D'Equipe è stato detto che non ha impatti sul centro urbano, ma che modifica sostanzialmente l'apporto dei sedimenti nel golfo interno della Città e che sposta rischio idraulico in altri territori.

In seguito all'illustrazione del Piano Mancini, che è stato adottato in maniera definitiva, è stato il turno degli interventi del pubblico. Il primo a prendere la parola è stato l'onorevole Settimo Nizzi. "È chiaro che bisogna togliere il tappo creato dalla ferrovia - ha detto Settimo Nizzi -, ma è di certo strano che lo stesso progettista del Piano valuti le altre soluzioni. Solo in Italia succedono queste cose. Olbia ha in cassa solo 2 mililioni di euro, 16 milioni sono stati promessi così come altri fondi. Soldi che ci daranno nel corso degli anni. Le vasche costano 25 milioni e saranno una porzione di territorio non salvaguardata. Siete davvero pronti ad assumervi il rischio? Perché il rischio idrogeologico rimarrà perché questi progetti verranno realizzati in 50 anni perché non ci sono i soldi. Speravamo che l'alluvione colpisse Olbia una volta soltanto, invece dopo due anni ce n'è stata un'altra. Pensate al sistema delle vasche di laminazione. Basta una frasca per otturarla. Lasciare l'acqua dentro Olbia è una cavolata". Settimo Nizzi, dopo aver concluso il suo intervento, ha consegnato la sua proposta alternativa per salvare Olbia dalle alluvioni: un sistema integrato che vede una sola vasca di laminazione abbinata a un canale scolmatore esterno.

Le critiche al Piano Mancini sono poi proseguite. "Le vittime in zona urbana sono state fatte dalla ferrovia che ha fatto da diga al Seligheddu, facendo tornare indietro l'acqua - ha tuonato Tonino Pizzadili, Unidos, dopo aver ricostruito il percorso dell'onda di piena del 2013 -. Per non buttare giù le case vengono fatte le vasche di laminazione. Però, in tutto questo, la componente umana nessuno l'ha studiata. In che tempi verrà fatta questa opera? Dove sono gli aspetti economici? Gli espropri nessuno li ha considerati? E le infrastrutture che perderemo? Ci sono strade che vengono eliminate. L'acqua arriveràsull'uscio delle case con l'allargamento dei canali. Come ci entra la gente in casa? Come mai vogliamo gestire l'acqua dentro la città? Era un progetto da fare dopo la variante al Pai! E che dire dellaVariante al pai extraurbano che cancella Murta Maria? Ci sono anche diverse spiagge in Hi4, tant'è che il Pul approvato è inapplicabile".

Le critiche al Piano Mancini e alle opere previste si sono susseguite senza soluzione di continuità, segno che la città è preoccupata degli effetti che avranno le opere sul tessuto urbano olbiese. Chi è interessato a leggere i documenti relativi alla Valutazione di Impatto Ambientale può scaricarli a questo link.