Olbia, 07 Aprile 2014 - Il parcheggio creativo, disciplina assai fortunata nella Città di Olbia, ha fatto un'altra
vittima - questa volta molto, molto illustre:
la Piazza di San Simplicio. L'opera, inaugurata meno di un anno fa in occasione della Festa del Santo Patrono, è uno dei fiori all'occhiello della Città di Olbia. Questo, in teoria, dovrebbe salvarla da azioni "poco consone", ma non è così. Durante la domenica - specialmente in occasione di celebrazioni nuziali - Piazza San Simplicio si trasforma in Piazza Matrimonio. Orde di auto, infatti, invadono impunemente il sagrato e violentano il paesaggio urbano della basilica romanica. Qualcuno potrebbe dire che se il sagrato è di proprietà della Chiesa non c'è da lamentarsi: se Chiesa vuole, si può sostare davanti al sacro portone. Ma la domanda non è
"di chi è la competenza", bensì
"ma è proprio necessario parcheggiare sulla piazza che doveva restituire alla Città la vista della basilica più bella della Gallura?". La risposta dovrebbe essere "no": la zona è costellata di aree di sosta - ce n'è una persino sotto la basilica. Quindi, non mancano proprio parcheggi. Caso mai mancano senso civico e rispetto per i luoghi.
Luoghi, tra l'altro, riqualificati grazie a soldi pubblici. E non è tutto. La trasformazione in parcheggio del sagrato non è nemmeno l'unico sfregio.
Le scale che portano al piano inferiore sono state trasfromate in "orinatoi pubblici". In particolare, guardando la chiesa, quella di destra è un piccolo mondezzaio dal tanfo irrespirabile.