Olbia, parcheggi Porto Rotondo: "è in atto una mungitura"

Olbia, 10 giugno 2017 - Da 10 giorni, Porto Rotondo sta sperimentando gli effetti del nuovo "piano mobilità/parcheggi" deciso dall'amministrazione comunale: un piano composto dall'aumento delle tariffe delle strisce blu, l'avvio di una zona pedonale e parcheggi liberi solo all'ingresso e in prossimità delle spiagge.

Il provvedimento, nelle settimane precedenti la sua entrata in vigore (il 1° giugno), non aveva scatenato polemiche a Porto Rotondo, anzi, ma dopo 10 giorni di applicazione del nuovo regime iniziano a levarsi voci critiche. L'atmosfera, nelle viuzze della piccola Venezia gallurese, è da aria di rivolta. Nel gruppo Fb di Porto Rotondo, il dibattito è serrato: in tanti, infatti, pensano che il provvedimento - così come è formulato - rischia di danneggiare il borgo.

Tra le varie opinioni in rete vi è anche quella della giornalista olbiese Marella Giovannelli, portorotondina doc: a una lettera aperta, pubblicata nel Gruppo di Porto Rotondo, Marella Giovannelli ha affidato una lunga riflessione sul tema 'parcheggi'.

Intanto, al di là della questione parcheggi, Porto Rotondo si trova a dover affrontare il rinnovo del direttivo del Consorzio che avverrà con regolari elezioni il prossimo 23 giugno: data importantissima per capire in che direzione soffia il vento in Piazza San Marco.

Di seguito la lettera aperta firmata dalla giornalista Giovannelli.

Dopo avere letto l'articolo pubblicato oggi sulla Nuova Sardegna, vorrei fare qualche riflessione del tutto personale (e dolorosa). Non siamo l'ombelico del mondo e stiamo servendo su un piatto d'argento l'estate 2017 a Golfo Aranci, Olbia, San Teodoro e così via. Un "dettaglio", per niente secondario, è l'estensione della fascia da tre euro che inizia non esattamente a ridosso del centro. Tutta la zona del teatro (e ancora prima) è "sotto salasso".

Immagino le famiglie, composte magari da nonni e bambini piccoli, mamme con i tacchi, imbarcarsi sulla navetta per assistere agli spettacoli in teatro o passare una serata a Porto Rotondo. Trovo poi totalmente ingiusto penalizzare in questo modo i dipendenti e tutti coloro che, ogni giorno, raggiungono Porto Rotondo per lavorare. Altra cosa che mi manda in bestia è quando per giustificare la mungitura in atto, ogni santo giorno dalle otto del mattino sino a mezzanotte, si citano, come esempio, altre città della penisola.

Tali affermazioni sono talmente ridicole che si commentano da sole, soprattutto in tempi di crisi come questo, dove urgono politiche di rilancio e non di affossamento. Se volete far morire questo posto continuate così; nessuno tra i miei amici ha intenzione di farsi salassare, anche per una questione di principio. Ci sarà meno circolazione anche degli stessi portorotondini nelle vie dello shopping, nelle piazzette del borgo, nei supermercati e nei ristoranti del paese. Essere "munti" non piace a nessuno e i conti, ai giorni nostri, li fanno proprio tutti. Si farà più vita sociale nelle case, i giovani sceglieranno posti più vivaci e meno esosi, i parcheggi liberi davanti alle spiagge saranno presi d'assalto di giorno e di notte.

Verranno stravolte abitudini vacanziere consolidate con famiglie che raggiungevano Porto Rotondo da Olbia e dalla Costa Smeralda per trascorrere pomeriggi e serate fino a tarda notte. E queste ore erano fatte di soste nei bar e in gelateria, shopping nelle splendide boutique del villaggio, una passeggiata al porto, la cena al ristorante, magari uno spettacolo o un concerto. Secondo voi quanto sono disposti a pagare per il parcheggio, i cui costi (rispetto agli anni scorsi) sono triplicati? O pensate che questi vacanzieri siano disposti a scarpinare dal parcheggio di scambio o a intrupparsi nelle navette? Assoceranno il nome di Porto Rotondo a due concetti: salasso & fatica. Meglio evitare e andare da un'altra parte.

Marella Giovannelli