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Cronaca

Olbia, un OSS per oltre 53 pazienti? La denuncia: "disposizione incomprensibile"

Olbia, un OSS per oltre 53 pazienti? La denuncia:
Olbia, un OSS per oltre 53 pazienti? La denuncia:
Angela Galiberti

Pubblicato il 16 April 2018 alle 13:48

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Olbia, 16 aprile 2018 - Un OSS, ovvero un operatore socio sanitario, per oltre 53 pazienti/posti letto? Riguarda questo particolare tema la lettera inoltrata dal sindacato Uil FpL di Olbia-Tempio lo scorso 21 marzo al dott. Fulvio Moirano e alla stessa Assl Olbia. Lo scopo del sindacato è quello di avere dei chiarimenti in merito a una disposizione che, a quanto pare, potrebbe mettere in difficoltà gli stessi OSS nell'esercizio delle loro importanti funzioni.

La disposizione, come si legge nella lettera, riguarda il servizio notturno: solitamente, precisa il sindacato, nel servizio notturno è presente un solo operatore che deve servire circa 53 posti letto dove sono presenti diversi pazienti allettati. Secondo la disposizione che sarebbe stata emanata, quell'ipotetico operatore dovrebbe prendere in carico anche altri posti letto di altri reparti, aumentando di fatto il numero di pazienti di cui prendersi cura.

"A seguito di alcune segnalazioni pervenute a questa O.S., chiediamo chiarimenti in merito ad una disposizionedi servizio della ASSL di Olbia datata 17 gennaio c.a. avente come destinatari gli OSS del P.O. del Giovanni Paolo II - si legge nella lettera firmata da dott.ssa Margherita Canu (Uil Fpl Olbia-Tempio) e dott. Augusto Ogana (Segretario generale Uil Fpl) -. Nella comunicazione si dispone che l'OSS in servizio nelturno notturnorispettivamente nelle unità operative di Medicina (53 posti letto di cui molti con pz allettati), Ginecologia e Pronto Soccorso debba sopperire alle urgenze di altri reparti ( Utic – MID- Cardiologia ecc) carenti della figura di riferimento o in supporto alle figure sanitarie presenti. Disposizione non comprensibile in quanto l'OSS presente in reparto nel turno notturno èsolitamentesolo uno".

"L'evidente criticità gestionale delle esigue risorse umane, non può in nessun modo giustificare l'impiego improprio dei lavoratori e la violazione dei parametri organizzativi di cui al DRG n. 34/26 e successivi atti sino al D.M. 70/2015 - continua il sindacato nella lettera indirizzata ai vertici della sanità sarda e gallurese -. Non da ultimo ci preme evidenziare che grava sull'Azienda il rispetto anche di tutte le norme di sicurezza sul lavoro che indicano dettagliatamente le modalità di movimentazione paziente ricadenti nella funzione degli OSS, in assenza dispecifici ausili. Ma questo è solo uno dei tanti requisiti richiesti dal decreto 81/2006".

Il sindacato, però, va avanti e rincara la dose: "La cronica carenza di personale che caratterizza questa area sanitaria e che è imputabile solo alla totale assenza di programmazione di acquisizione delle risorse umane necessarie per l'attività ospedaliera, non puòessere risolta conl'adozione di escamotage organizzativi che non tengono conto ne dei carichi di lavori ne dei parametri organizzativinecessari per garantirei livelliminimiessenziali di assistenza sanitaria. La vera ed unica priorità che doveva essere posta in essere in una sana gestione, doveva riguardare l'incremento delle risorse umaneintese come requisito indispensabilesu cui improntare una riorganizzazione efficace ed efficiente. La risposta gestionale non era e nonè gravare su un unico operatore ma utilizzare le graduatorie utili per le assunzioni". "Le soluzioni di urgenza che sottendono decisioni come questa finiscono per mettere a repentaglio sia la professionalità e la salutedegli operatori con carichi di lavoro inaccettabili ( esempio:un OSS per 53 p.l. più le urgenze di altri 21 P.L. numeri da terzo mondo!) , siala salutestessa delpaziente. I servizi vanno garantiti con l' incremento del personale in servizio non con disposizioni esecutive che ricadonosull'ultimo ingranaggio del sistema sanità; la soluzione, ben lungi dall'essere legale, ci apparetroppo facile e a costo zero - conclude la Uil Fpl -.Attendiamo un riscontro in merito alla comunicazione di cui sopra e si diffidiamo l'Azienda dal proseguire con l'adozione di questadisposizione".