Olbia - Sette persone in custodia cautelare: questo il risultato dell'ultima operazione antidroga portata avanti dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia - Sezione operativa. Ma, come spesso accade, il "La" alle indagini non è scattato a causa di un sequestro di stupefacenti. Tutto ha inizio la notte del 16 Agosto 2012 quando la Panda di un carabiniere della Sezione Operativa viene adata alle fiamme. Le indagini su questo incendio doloso vanno a buon fine: i responsabili vengono individuati e, insieme a loro, vengono pizzicati tutta un'altra serie di soggetti quasi tutti residenti ad Olbia dediti allo spaccio di stupefacenti. Seguendo queste persone i Carabinieri hanno scoperto un modus operandi assai ingegnoso. Secondo la ricostruzione dei militari olbiesi, i 7 arrestati non occultavano la droga nelle proprie dimore e nelle proprie auto. Lo stupefacente veniva nascosto all'aperto e per gli sopostamenti veniva evitato l'uso dell'auto. In più, sempre secondo i Carabinieri, vi era una vera e propria collaborazione tra un genitore (la madre) e la figlia, con la prima che accompagnava consapevolmente la seconda in tutte le fasi dello spaccio. Tutta l'indagine si è svolta nel modo classico con osservazioni e pedimaenti che hanno portato, anche nei mesi scorsi, a molti arresti in flagranza di reato con il conseguente sequestro di: 40 grammi di cocaina, 65 grammi di marjiuana, 475 grammi di hashish, 10 pastiglie di chetamina. Per quel che riguarda l'operazione "panda" sono state emesse le seguenti misure coercitive: 1. D. Fortunato Helton, del 1080, - custodia cautelare in carcere; 2. D. Gianluca, del 1981 - arresti domiciliari; 3. D. Francesco William, del 1983 - divieto di dimora nel Comune di Olbia; 4. A. Francesco, del 1980 - divieto di dimora nel Comune di Olbia; 5. D. Agostina Teresa, del 1963, - divieto di dimora nel Comune di Olbia, madre di :. 6. E. Simona, del 1993, - divieto di dimora nel Comune di Olbia; 7. A. H. Alessio, del 1985 - divieto di dimora nel Comune di Olbia.
