Olbia, 11 Gennaio 2014 - Ci sono eventi nel corso dell'esistenza che costringono le persone a percorre una
via obbligata, un
senso unico, una
one way. Eventi del genere possono essere gioiosi, ma possono anche essere
devastanti come il
cancro.
I tumori, qualunque essi siano, costringono i malati e le loro famiglie verso un senso unico, una one way, dal quale sembra difficile uscire. Una via dai muri alti, mura spesse, pieni di lacrime e pianti.Per questo motivo la fotografa
Sebastiana Falchi Martinez ha deciso di mettere al servizio di queste persone la sua arte e la sua anima. Il progetto di
@Martinez - questo il nome d'arte dell'artista - si chiama
One Way ed è dedicato a sua
madre, malata oncologica. Il percorso della madre malata ha costretto la fotografa a un viaggio interiore molto intenso: un viaggio che ha convinto @Martinez a dar vita ad un progetto dedicato ai malati oncologici. One Way è un progetto fotografico su tela che ha lo scopo di
riempire con un raggio di luce quei corridoi pieni di lacrime dove i malati oncologici trascorrono gran parte del tempo. I quadri ideati dalla fotografa sono delle
finestre in cui i malati possono
soffermarsi e distrarsi dalla via obbligata che sono costretti a percorrere. One Way è, attualmente, un work in progress ed è stato portato avanti grazie alla collaborazione dell'Associazione O.D.O. (Ospedalizzazione Domiciliare Oncologica, del
Reparto di Oncologia del Giovanni Paolo Secondo di Olbia, dell'Associazione "Non Capovolgere" e dell'Associazione Go Slow Social Club.