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Cronaca

Olbia, oltre 4.000 uccelli senza cibo né acqua: trasportatore nei guai e maxi multa

Olbia, oltre 4.000 uccelli senza cibo né acqua: trasportatore nei guai e maxi multa
Olbia, oltre 4.000 uccelli senza cibo né acqua: trasportatore nei guai e maxi multa
Olbia.it

Pubblicato il 24 October 2020 alle 09:26

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Olbia, 24 ottobre 2020 - Oltre 4.000 uccelli stipati in un mezzo non autorizzato, per di più senza cibo e acqua: è questo quanto avrebbe scoperto la Polizia Stradale di Sassari e in particolare dei Distaccamenti di Olbia e Tempio Pausania durante un'operazione dedicata al trasporto di animali vivi.

"La Polizia Stradale di Sassari durante la settimana è stata impegnata in un servizio di controllo specifico che ha riguardato il trasporto di animali vivi. Nell’ambito di tale servizio, gli operatori dei distaccamenti di Olbia e Tempio Pausania hanno proceduto al controllo di un autocarro che trasportava un copioso carico di avicoli misti, per un totale di 4655 capi tra pollastre, polli, faraone, tacchini e quaglie, privi di cibo ed acqua. Il viaggio, partito dall’Emilia Romagna, era effettuato per conto proprio da un’azienda della provincia di Cagliari. Tale trasporto rientra nella categoria dei c.d. lunghi viaggi perché superiore alle 24 ore, regolamentato da una rigorosa normativa per far fronte al benessere animale, con prescrizioni specifiche sia a carico del conducente che del mezzo di trasporto utilizzato", si legge nella nota stampa della Polizia di Stato.

Secondo la Polizia, le violazioni sarebbero state diverse e per questo ha richiesto l'intervento della Assl Olbia: "Dal controllo, infatti, sono emerse innumerevoli violazioni della specifica disciplina, tanto di richiedere anche l’intervento di personale del Servizio Veterinario della ASSL di Olbia. Il controllo congiunto ha portato anche al rinvenimento di 19 scatole di cartone contenenti 300 quaglie, senza alcuna tipo di tracciamento documentale, che erano state occultate tra le altre gabbie. Nel complesso sono state contestate di 25 infrazioni amministrative alle norme sul trasporto di animali vivi, per un totale di oltre 28.000 €. Tra queste numerose sono state le violazione alle specifiche norme a tutela del benessere animale. Nel proseguo dell’attività è emerso anche che il veicolo utilizzato non era autorizzato per il trasporto di animali vivi nei lunghi viaggi, ma solo per quelli considerati brevi (inferiori alle 12 ore se effettuati all’interno del territorio nazionale), ed il conducente, pensionato che espletava lavoro occasionale per l’impresa di trasporto, non era munito del certificato di guardiania, che viene rilasciato solo a seguito della frequenza di un corso di formazione specifico. Il conducente ha esibito un attestato di partecipazione al corso che, in seguito ad accertamenti esperiti presso le specifiche banche dati, è risultato essere falso, con conseguenze segnalazione all’autorità giudiziaria a carico del conducente", conclude la Polizia.