Olbia, 30 Ottobre 2014 – Distocia di spalla, emorragia post-partum, eclampsia e prolasso di funicolo: sono queste le simulazioni che verranno effettuate durante il “V Corso gallurese di Ostetricia e Ginecologia”. “
La simulazione diventa fondamentale davanti ad emergenze che si presentano raramente e per il quale, però, non ci si può mostrare impreparati”, spiega
Antonio Rubattu, direttore del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, che ha organizzato la due giorni di formazione rivolta ad un centinaio di professionisti tra ginecologi, ostetriche, infermieri e anestesisti provenienti dai punti nascita della Sardegna. Giovedì 30 e Venerdì 31 ottobre è in programma a Olbia il “V corso gallurese di ostetricia e ginecologia” che si terrà nel Centro di Simulazione della Asl di Olbia, al II piano dell’ospedale Giovanni Paolo II, con inizio dei lavori alle ore 09.00. “
Verranno ipotizzate delle “Emergenze Ostetriche”, che registrano ancora una elevata incidenza di morbilità e mortalità materno-fetale, e che devono essere affrontati con procedure standardizzate che però, per essere ben applicate, richiedono allenamento continuo; la simulazione è quindi l’unico strumento in grado di trasmettere quella sicurezza necessaria a ridurre il margine d’errore”, spiega Rubattu. Il Corso intensivo è rivolto agli operatori dei Punti Nascita che vogliono apprendere e perfezionare le conoscenze nel campo della Medicina Fetale; durante la due giorni infatti verranno analizzati aspetti sulla Distocia di spalla, sull’emorragia post-partum, sull’eclampsia e sul prolasso del funicolo. “
Agli approfondimenti tecnici degli specialisti, si affiancherà la parte dell’esercitazione con l’uso dei “simulatori full scale”
, inseriti in ambienti che riproducono fedelmente una sala parto, che ci consentiranno, attraverso l’esercitazione, di ridurre la minaccia degli errore dovuti al fattore umano, andando quindi a migliorare la sicurezza e la salute della mamma e del bambino. Questo tipo di esercitazioni, inoltre, ci consentono di implementare le capacità non tecniche dello staff: parliamo quindi di quelle “capacità” fondamentali in Sala parto, soprattutto davanti a delle emergenze, come l’appartenenza del singolo all’equipe, la gestione della leadership, il governo delle urgenze e la comunicazione”. ”, conclude Rubattu.